Ciclismo

La Israel-Premier Tech non lascia la Vuelta: “Non creiamo pericolosi precedenti, abbiamo diritto di correre”

Stefano Villa

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Israel-Premier Tech / Lapresse

La Israel-Premier Tech ha deciso di non ritirarsi dalla Vuelta di Spagna. La manifestazione pro Palestina andata in scena oggi a Bilbao e che ha costretto gli organizzatori a rimodulare la frazione, non assegnando il successo dell’undicesima tappa e prendendo i tempi per la classifica generale a tre chilometri dal traguardo, non ha cambiato il pensiero della formazione mediorientale. Gli israeliani hanno ribadito il loro diritto di partecipare all’evento e hanno manifestato la ferma intenzione di proseguire la corsa in terra iberica.

Gli organizzatori avevano nei fatti inviato il sodalizio di livello Professional ad abbandonare temendo per la sicurezza della corsa, considerando le tante manifestazioni che hanno avuto luogo negli ultimi giorni. La squadra ha risposto con un comunicato stampa: “La Israel – Premier Tech è una squadra ciclistica professionistica. In quanto tale, la squadra mantiene l’impegno di partecipare alla Vuelta a España. Qualsiasi altra linea di condotta costituirebbe un pericoloso precedente nel mondo del ciclismo, non solo per Israel – Premier Tech, ma per tutte le squadre“.

Si continua a leggere:La Israel – Premier Tech ha ripetutamente espresso il proprio rispetto per il diritto di tutti a protestare, purché tali proteste rimangano pacifiche e non compromettano la sicurezza del gruppo. L’organizzazione della Vuelta a España e la polizia stanno facendo tutto il possibile per creare un ambiente sicuro e, per questo, la squadra è particolarmente grata“.

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