Tennis

Jasmine Paolini inizia con una nitida vittoria a Pechino. Ora un terzo turno complesso

Federico Rossini

Pubblicato

il

Paolini / LaPresse

Jasmine Paolini non ha nessun problema nell’esordio al WTA 1000 di Pechino. Battuta senza troppi problemi, in un’ora e 10 minuti, l’esperta lettone Anastasija Sevastova per 6-1 6-3. Adesso per l’azzurra c’è l’americana Sofia Kenin, ritornata quest’anno ad avere, se non il livello del 2020 quando fu sostanzialmente tra le migliori giocatrici dell’anno, almeno una buona costanza di risultati che l’ha riportata nella zona delle prime 30. I precedenti sono 0-3, ma due datano a epoche quasi antidiluviane per le due, il terzo è quello di Dubai in cui Jasmine si infortunò, ma continuò nel secondo set a costo di perderlo 6-0.

Subito pericoli in vista per Paolini, che si ritrova costretta a dover fronteggiare due palle break: una la lascia cancellare alla lettone (dritto sbagliato), l’altra la toglie di mezzo lei con un gran scambio chiuso di recupero incrociato stretto. Sono altre due, nel terzo gioco, le occasioni in cui Sevastova cerca di mettere distanza tra sé e la toscana, ma il risultato è che non solo non ci riesce, ma è Jasmine che, alla quinta occasione sul 2-1, tira una risposta vincente di rovescio che la porta avanti di un break. Da qui, e anche dopo un altro game lottato che comunque vale il 4-1 all’azzurra, Sevastova si disunisce, o meglio si trova quasi sempre anticipata dall’italiana, che vince gli ultimi otto punti del parziale e porta a casa il 6-1.

Nel secondo set parte subito benissimo l’azzurra, che spinge soprattutto di rovescio per ottenere un ulteriore break, quello che la porta ad avere più tranquillità nel prosieguo anche se Sevastova, d’esperienza, fa di tutto per metterle i bastoni tra le ruote. E lo fa in particolare sul 3-2 per Jasmine, quando la lettone approfitta di un paio di errori dell’azzurra per andare sul 15-40. Non si gioca bene però le due chance: dritto lungo e palla corta di rovescio in rete, poi in una terza occasione è Paolini a trovare la riga con il rovescio. Il 4-2 è lì, salvo in cassaforte, e da qui in avanti la numero 1 d’Italia non rischia nulla. Anzi, quello che succede è che, sul 5-3 con tanto di match point Paolini, arriva il primo doppio fallo di Sevastova. Che, di conseguenza, è anche l’unico.

Chiave decisiva del match: la seconda di servizio, con il 72% di punti vinti da Paolini contro appena il 29% di Sevastova. E anche la percentuale di prime in campo è ottima: 70%-56%, soprattutto considerando che Jasmine ne ha dovute servire 13 in più (il che è figlio dell’aver annullato 7 palle break su 7).

Exit mobile version