Tennis
Jannik Sinner non si nasconde: “Ultimamente penso troppo con il servizio, spero mi venga più spontaneo”
Esordio sul velluto a Pechino per Jannik Sinner. Al ritorno in campo dopo la finale degli US Open persa contro lo spagnolo Carlos Alcaraz, l’azzurro ha sconfitto nettamente il croato Marin Cilic con un doppio 6-2 in un’ora e 20 minuti di gioco. Una partita senza storie, dominata dall’inizio alla fine dal pusterese.
Jannik è stato impeccabile al servizio, fondamentale sotto osservazione dopo i problemi avuti nel corso del Major di New York. In generale, il n.2 del ranking è stato efficace nei colpi fondamentali (servizio e risposta), non dando modo al suo avversario di trovare le soluzioni ai problemi proposti dal classe 2001 del Bel Paese.
Prestazione, quindi, all’insegna della solidità, come confermato dai soli 10 errori gratuiti nell’intero match. “Ho cercato di mettere molta concentrazione in questo primo turno perché molte cose possono andare storto. Oggi una grande performance, ho cercato di prepararmi al meglio. Lui è un gran giocatore, essere riuscito a conquistare il break all’inizio dei parziali mi ha aiutato“, ha analizzato a caldo Sinner.
L’azzurro ha anche parlato dei cambiamenti che sta apportando al suo gioco, con focus soprattutto sulla battuta: “A volte penso troppo mentre servo e non sono così veloce. Spero che tutto diventi sempre più automatico. Sto cercando di mescolare bene le varie cose e sono felice di poter lavorare su questo con un grande team“, ha concluso Jannik. Il giocatore italiano accede così al 2° turno in cui affronterà il francese Terence Atmane, nel remake della semifinale di Cincinnati (vinta dal pusterese).