Tennis
Jannik Sinner glaciale: “Non sentivo nulla, ci tengo troppo a questo torneo. La scenetta con Bublik? Simpatica”
Breve il confronto con Alexander Bublik, brevi anche le parole in conferenza stampa di Jannik Sinner. Ma è una brevità felice, quella del numero 1 del mondo, che esplica pochi eppur chiari concetti nel suo approdo ai quarti di finale degli US Open per il secondo anno consecutivo e terzo in assoluto.
Ovviamente le prime parole sono sul match e su Bublik: “Ci siamo preparati molto bene, soprattutto tatticamente abbiamo cambiato qualcosina, ma lui è imprevedibile come giocatore. Trova soluzioni molto diverse, è talentuoso. Sembra facile dato il punteggio, ma non è così facile. Le cose possono complicarsi, nel terzo se mi fa il break sul 4-1 non si sa. Sono contento dell’approccio a questa partita. Sono sicuramente segnali abbastanza positivi per me“.
Si parla inevitabilmente della scena del dialogo finale: “Simpatica. Mi ha fatto i complimenti e glieli ho fatto anche io perché sta facendo una bellissima stagione. Ha vinto Halle, poi ha vinto due tornei. Ha detto che ho alzato il livello da Halle a qua. Era una battuta abbastanza simpatica, ma ci conosciamo abbastanza bene come persone e giocatori. Sappiamo un po’ cosa aspettarci, è un po’ diverso. Però è stato un momento simpatico“.
Quando Bublik ha iniziato a sorridere e simili nessuna distrazione: “C’è anche da capire un po’ i momenti. Oggi ero abbastanza concentrato, ci sono altri momenti e tornei in cui la prendo più sul ridere, in modo rilassato. In uno Slam è diverso, sono più concentrato, anche perché ci tengo tanto a questo torneo. Oggi non l’ho neanche sentito, stavo facendo le mie cose“.
New York anche in un confronto con Musetti su come la vive: “Questa città è molto diversa. Sembra quasi che tu sia in un film. Sono molto diverso da lui perché mi riposo tanto, non esco tanto fuori, sto molto in hotel, cerco di dormire il più possibile per fare il meglio possibile al campo, poi torno e mi riposo di nuovo. Ormai da molti anni ho questo approccio negli Slam: cercare di buttar via meno energie possibili. Non è detto che sia giusto o sbagliato, ognuno vive in un modo diverso. Anche io ho i miei ristoranti in cui vado, sono sempre abbastanza tranquillo“.
Dichiarazioni da Vanni Gibertini