Atletica

La lezione di Iliass Aouani: “Vengo dalle case popolari di Ponte Lambro. ‘Impossibile’ è sul dizionario di chi cerca scuse”

Alessandro Passanti

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Iliass Aouani Grana/FIDAL

La nottata italiana dei Mondiali di atletica 2025 in corso di svolgimento a Tokyo si tinge subito di azzurro. Arriva, infatti, una splendida medaglia di bronzo nella maratona maschile, grazie ad una grandissima prova di Iliass Aouani. Forse uno dei risultati più belli, quanto a sorpresa, della rassegna iridata. Un terzo posto di grande spessore, in una gara che ha sempre un fascino ed un peso specifico notevole. L’azzurro, giunto allo Stadio Olimpico, assieme al tedesco Amanal Petros e al tanzaniano Alphonce Felix Simbu, ha disputato una ennesima grande prova, come accaduto agli Europei di poche settimane fa.

Le sue parole al termine della gara rilasciate al sito della FIDAL: “Eccoci qua di nuovo – sorride – Dopo l’oro europeo riconfermarmi a livello mondiale non era facile, però io sono stato folle da sognare in grande. Quando si è folli e si sogna in grande, spesso i sogni si realizzano. Ho confermato il mio valore da atleta a livello mondiale. Come avevo detto agli Europei, ho sempre saputo di essere un campione, anche quando nessuno sapeva il mio nome. L’ho confermato agli Europei, l’ho riconfermato oggi e vi assicuro che questa medaglia mi rende orgoglioso di quanto fatto, ma non appaga la mia fame, quindi sono estremamente contento e grato alle perse che mi sono stati vicini. Sono felice di aver reso felici tante persone con questa medaglia”. 

Aouani prosegue nel raccontare le sue emozioni: “Ero in uno stato meditativo ipnotico, quasi non mi rendevo conto di quello succedeva attorno a me, pensavo solo a quello che volevo fare io. Attorno al 15° chilometro iniziavano ad affiorare quelle voci dalla mia ‘parte oscura’ che mi vuole fare mollare, però le ho messe a tacere subito sono rimasto concentrato e ho proceduto alla grande. Al 36° chilometro ho capito che era il momento di gareggiare davvero. Puntavo all’oro, ma chi mi ha preceduto se l’è meritato ed è stato più bravo di me. Davvero, io sono contentissimo perchè con questo bronzo ho scritto una pagina di storia dell’atletica italiana”. 

Le dediche ed i ricordi non mancano: “Questo bronzo arriva dal niente, arriva dalle case popolari di Ponte Lambro! Io sono un ragazzo che è partito dal nulla. Non certo da posizioni di privilegio. Penso che la mia storia possa essere di ispirazione per tanti. Se si crede nei propri sogni bisogna perseverare e tenere duro fino al successo. La parola ‘impossibile’ si trova solo nei dizionari delle persone che vivono di scuse. Dietro questo pezzo di metallo c’è di tutto. Momenti di delusione, lacrime versate da solo in macchina – si commuove – ci sono momenti in cui avevi voglia di mollare, ma ce l’ho fatta”. 

Infine, un ultimo messaggio per tutti gli italiani: “Buongiorno Italia! Spero di avervi dato un buon risveglio con questo bellissimo bronzo. Ce l’abbiamo fatta, lo porteremo a casa! Daje, forza Italia”.

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