Ciclismo

Giulio Pellizzari, a cronometro c’è da lavorare. Ma resta un buon gruzzolo per la maglia bianca verso la Bola del Mundo

Stefano Villa

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Vuelta / IPA Agency

Giulio Pellizzari aveva strabiliato nella tappa di ieri alla Vuelta di Spagna, attaccando in salita quando mancavano 3,5 km al traguardo e involandosi in solitaria verso il successo. Il marchigiano aveva staccato gente del calibro di Jonas Vingengard, Joao Almeida e Tom Pidcock, conquistando la sua prima vittoria da professionista e rinforzando il quinto posto in classifica generale. Il portacolori della Red Bull-BORA-hansgrohe si è rimesso in gioco oggi nella cronometro di Valladolid, accusando un distacco di 38 secondi da Almeida, 28” da Vingeaard, 17” da Pidcock e 14” da Hindley in 12,2 chilometri pianeggianti.

Il 21enne deve lavorare nelle prove contro il tempo. Si sapeva e il responso arrivato in terra iberica lo ha confermato: serve un’attività specifica per migliorare in questo tipo di prova, che spesso fa la differenza nei Grandi Giri. Lasciare troppi secondi per strada quando si lotta in solitaria con le lancette rischia di compromettere le ambizioni di gloria, anche perché fare il vuoto in salita è diventato sempre più complicato. Passo dopo passo occorrerà migliorarsi per guardare con ancora più ottimismo verso grandi traguardi.

Intanto Giulio Pellizzari continua a stazionare al quinto posto in classifica generale, ma ora il terzo gradino del podio è lontano 1’40” e il compagno di squadra Jai Hindley si trova a 1’01”. Il ciclista italiano indossa la maglia bianca di leader della classifica di miglior giovane con un margine di 58” sullo statunitense Matthew Riccitello, che sembrava decisamente confortante in vista dell’ultima vera fatica di questa Vuelta: sabato 13 settembre si arriverà in salita alla Bola del Mundo, con gli ultimi 12,4 chilometri all’8,6% di pendenza media.

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