US Open
Felix Auger-Aliassime: “Ho reagito bene a situazioni difficili, posso giocare meglio in semifinale”
Felix Auger-Aliassime nuovamente in una semifinale a New York. Sono passati 4 anni da quando il canadese raggiunse il penultimo negli US Open. La vittoria contro l’australiano Alex de Minaur sullo score di 4-6 7-6 (7) 7-5 7-6 (4) ha permesso al nativo di Montreal di riassaporare certe sensazioni, con delle consapevolezze diverse.
Auger-Aliassime si sente, infatti, un giocatore più maturo e più forte di quello che poi fu sconfitto dal russo Daniil Medvedev nel 2021, russo che poi andò a prendersi il titolo a discapito di Novak Djokovic, negando al serbo il Grande Slam.
“Ciò che mi rende felice è aver vinto, perché mi dà la possibilità di giocare meglio nella partita successiva. È stata una giornata difficile, ho faticato a trovare il mio ritmo. So che in uno Slam devi affrontare partite in cui non ti senti a tuo agio e devi trovare un modo per superarle. Sono riuscito a reagire in situazioni di forte pressione e a rimanere fedele al mio stile di gioco“, ha spiegato il canadese in conferenza stampa.
Non è stato semplice per il nordamericano passare quattro anni senza raggiungere una semifinale di un torneo del genere, ma la fiducia non è venuta meno: “Non ho mai dato troppa importanza ai risultati perché ero ben consapevole della mia giovane età. Forse, se la serie di sconfitte che ho avuto fosse arrivata a 35 anni, avrei pensato che non sarei mai più tornato alle fasi finali di uno Slam, ma mi sono concentrato sul quotidiano, sul miglioramento, e ho avuto fiducia che se avessi fatto bene il mio lavoro, i risultati sarebbero arrivati“, ha sottolineato.
Alla domanda sulle sue sensazioni attuali rispetto al passato, Auger-Aliassime ha dichiarato: “Sono in condizioni fisiche molto migliori per il tennis di oggi; sono più forte e mi muovo con più agilità e velocità in campo. Penso che il mio rovescio sia un po’ più costante, e dove sono migliorato di più è nel servizio e nel dritto; ho maggiore precisione e costanza in quei colpi“.