Formula 1

F1, sarà l’affidabilità il fattore decisivo nel braccio di ferro iridato tra Oscar Piastri e Lando Norris?

Francesco Paone Casati

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Lando Norris / IPA Sport

A Zandvoort, per la prima volta in questa stagione, abbiamo assistito al ritiro di una McLaren causato da un problema tecnico. La power unit della MCL39 pilotata da Lando Norris ha tradito l’inglese, privandolo di un secondo posto certo. Ne consegue che il britannico, già all’inseguimento del compagno di squadra Oscar Piastri sia nella gara olandese che nel Mondiale, si sia ritrovato a -34 anziché a -16 in classifica generale.

Sostanzialmente, il guasto ha spostato gli equilibri più di quanto avrebbe fatto un ipotetico sorpasso (invertire prima e seconda posizione avrebbe generato uno swing di 14 punti, il ritiro ne ha spostati 18). È un tema su cui riflettere, perché in una situazione di sostanziale equivalenza prestazionale come quella vigente tra i due alfieri di Woking, proprio gli episodi legati all’affidabilità potrebbero rappresentare l’aspetto cruciale nel braccio di ferro per il Mondiale.

L’ultima volta in cui il titolo si giocò sul filo di lana esclusivamente tra due piloti McLaren fu nel 1989, quando proprio l’affidabilità condannò Ayrton Senna in favore di Alain Prost. Tutti ricordano il contatto di Suzuka quale episodio decisivo, ma vi si arrivò con il francese in vantaggio soprattutto in seguito ai tanti problemi che afflissero il brasiliano durante l’estate (Magic si ritirò 5 volte per guasti o rotture, contro 1 sola del Professore).

Chiaramente, ai tempi, le auto di F1 erano molto più fragili di quelle di oggi. Proprio per questo, vederne una fermarsi è una notizia. Se poi si ferma quella di chi si sta giocando il Mondiale, è palese come la notizia diventi automaticamente da prima pagina.

Sinora non c’era stata alcuna magagna sulle MCL39, ma la prima di esse ha detto bene a chi era già davanti e male a chi era già dietro, ampliando viepiù la forbice tra i contendenti all’Iride. Vedremo se a fine anno indicheremo Zandvoort come “il punto di rottura” nella contesa per il ruolo di Campione del Mondo 2025, oppure se l’episodio sarà ininfluente. Tutto dipende dall’integrità dei componenti della miglior monoposto della stagione.

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