Atletica

Tavernini: “1.83 non è da Mondiale”. Pieroni: “Mi ero fatta male la caviglia, non potevo fare di più”

Alessandro Passanti

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Idea Pieroni / Graham Glendinning/Focus Images/Sipa USA / IPA Sport

Si sono concluse nella maniera peggiore le qualificazioni del salto in alto femminile ai Campionati Mondiali di atletica 2025 in corso di svolgimento a Tokyo (Giappone) per le due azzurre iscritte. Idea Pieroni e Asia Tavernini (che oggi, entrambe, compivano gli anni), infatti, non hanno superato la quota di 1.88 e sono rimaste ferme ad un modesto 1.83 che, ovviamente, non ha permesso loro di staccare il pass per l’atto conclusivo.

Al termine delle rispettive prove la delusione era inevitabile ma le due azzurre hanno vissuto il risultato in maniera differente. Idea Pieroni, infatti, ha volute porre l’accento sul come si è presentata all’evento, ovvero con una condizione non perfetta, per motivi ovvi: “Peccato, non era facile centrare la qualificazione, anche perché arrivo da un periodo particolarmente brutto, dopo l’infortunio che mi era capitato in occasione della Coppa Europa”.

“Mi ero fatta male alla caviglia con la quale stacco – prosegue l’azzurra – e tutto si è complicato. Non era scontato che potessi essere qui in gara, dato che in tante non ci sono riuscite. Devo dire che dopo questi due mesi che mi sono stati necessari per recuperare, posso dire che ne è valsa la pena. Non potevo chiedere di più alla mia prova. Se avessi saltato l’1.88 sarebbe stata la perfezione, ma si sarebbero dovuti allineare tutti i pianeti. Potevo fare questo e l’ho fatto. Prima dell’infortunio era diverso. Avevo una buona condizione ed ero stabilmente su buone misure. Mi sentivo pronta. Peccato. Sono comunque contenta. Ora testa alla preparazione invernale. Prima di venire a Tokyo mi sentivo affaticata ora, invece, sono carica”.

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Delusione anche per Asia Tavernini: “Oggi era il mio compleanno e l’esordio ad un Mondiale. Diciamo un compleanno dolce-amaro. Sono arrivata con una buona condizione e allenamenti proficui ma non è andata. Il regalo me lo sono fatta partecipando a questo evento. Ovviamente avrei voluto fare qualcosa in più, ma ho fatto fatica a livello tecnico con la pedana. Mi dispiace, tutto è finito troppo presto. 1.83 non è una misura da Mondiale. Per questo motivo sono delusa, ma mi porto a casa una esperienza importante. Spero di poterne vivere tante altre”.

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