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Basket, Pozzecco: “Uno 0-13 avrebbe distrutto chiunque, i nostri non mollano mai. Bravi a trovare sempre il più pronto”

Federico Rossini

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Pozzecco / Ciamillo

Italia, e tre. Terza vittoria consecutiva per gli azzurri di Gianmarco Pozzecco, vittoriosi sulla Spagna in una delle sfide più dure, complesse e anche ruvide di questa rassegna continentale. Gli Europei, nella loro prima fase, si chiuderanno giovedì contro Cipro, poi ci sarà il viaggio a Riga per gli ottavi di finale, che sappiamo già di disputare domenica.

Così Gabriele Procida alla Rai: “Sono sempre pronto, sapevo che quando sarebbe stato il momento ci sarei stato. Sono felice per la vittoria. Pensavo solo al mio apporto, a far bene, aiutare i compagni. Niang? Mi sembra si sia girata la caviglia, non so la gravità, speriamo recuperi il prima possibile. Sono entrato concentrato su quello che dovevo fare. La dedica? Era all’allenatore per farmi giocar di più“! (ride)

Molto esteso e chiaro il pensiero di Pippo Ricci: “Partita tosta, ma sono quelle belle da giocare, quelle brutte, cattive. Era difficilissimo: la Spagna è incredibile e gioca bene da tanto tempo e partire 0-13 è sempre difficile. Ma ci è servizio per svegliarsi e difendere, ci è arrivata energia dalla panchina. Siamo contenti: abbiamo fatto vedere che siamo questi e siamo veri, ci piace lottare e ci piace vincere queste partite. Stare bene insieme, far sentire tutti protagonisti. Talvolta non tutti lo sono nelle squadre di club, ma qui lo siamo tutti e qui si è visto con Gabri. Momo ha dominato. Tutti possono fare qualcosa di buono. Abbiamo tanta fiducia, solo la prossima volta non partiamo 0-13“.

Momo Diouf ancora con fiducia: “Siamo partiti un po’ sottotono, ma non abbiamo mai mollato, abbiamo continuato a combattere e spero che questo ci porterà lontano. Niang ha una forza fisica incredibile. Io a ogni partita ho sempre imparato qualcosa. Cercherò di portare queste cose nel mio bagaglio“.

Chiosa finale per coach Gianmarco Pozzecco: “Penso che un inizio del genere avrebbe distrutto qualsiasi squadra. Invece questi ragazzi hanno dimostrato di tenerci, di non mollare mai. C’è chi vuole far finta di nulla, ma la verità è che abbiamo giocato una partita solida, di nuovo, abbiamo difeso su ogni possesso come fosse stato l’ultimo e siamo stati bravi a trovare sempre il giocatore che in quel momento era lucido o era più pronto. Siamo andati una volta da Diouf, una da Niang, poi Spissu, poi Thompson. Vuol dire che giochiamo di squadra. Che è l’unico modo che abbiamo per ottenere questo risultato che è tanta roba. Mi spiace per Sergio che è un amico, giovedì si giocano la qualificazione. Di queste cose potete continuare a discutere tra voi, l’unica cosa che posso dire è che Achille non è qui con noi, è in ospedale a Valencia. Niang? Ho giocato a basket, so cosa vuol dire la fiducia di giocatori e staff, essere costretto a uscire per la caviglia. Soffro con loro“.

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