Lotta

Aurora Russo: “Dopo Parigi 2024 si era spento qualcosa. Spalla infortunata, cerco di ispirarmi a Chamizo”

Roberto Santangelo

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Aurora Russo / IPA Sport

Aurora Russo, una delle giovani più promettenti della lotta italiana, è stata ospite a OA Focus, trasmissione che va in onda sul canale YouTube di OA Sport, dove ha parlato delle medaglie internazionali vinte in carriera ma anche dell’infortunio dal quale sta recuperando, passando per le Olimpiadi di Parigi 2024.

Il percorso dell’azzurra dagli inizi fino all’annata in corso: “Il 2025 è cominciato molto molto bene e sta andando bene. Ho fatto la mia prima medaglia senior, quindi questo direi che è già moltissimo per me, speriamo di continuare così ovviamente. Anni fa i miei genitori avevano iscritto mio fratello in una palestra vicino casa, ed io andavo lì con lui, stavo con lui, correvo, giocavo, poi sono cresciuta un po’ lì nel nell’ambiente e ho continuato. Fino ai 14-15 anni la vivevo molto tranquillamente, come un gioco, come divertimento, e da lì poi sono arrivate le prime medaglie. Quella a cui tengo molto è quella degli Europei Under 15: ero piccolissima, era la mia prima gara, il mio primo Europeo fuori, e sono riuscita a vincerlo, quindi da lì ho detto ‘Le cose si stanno facendo belle’, e quindi poi piano piano ho continuato con allenamenti molto forti, molto intensi. Giravo con la Nazionale senior già quando ero piccolina, quindi ovviamente quello ti porta un po’ a crescere ed a migliorare, poi da lì sono arrivate le primissime soddisfazioni, quindi la prima convocazione, che è stata quella per gli Europei under 15. Ero contentissima, i miei primi costumi nuovi della Nazionale, ero tutta contenta, e poi da lì piano piano sono cresciuta ed è andata sempre meglio“.

Le Olimpiadi di Parigi 2024 ed i mesi successivi: “Parigi non l’ho vissuta troppo bene, nel senso che ero veramente piena d’ansia. E’ un ricordo molto bello, però speravo di vivermela in un modo un po’ più sereno. È stato tutto un po’ troppo in fretta, l’ho vissuto un po’ così così, quindi ha lasciato molto amaro in bocca. Sono entrata lì che ero davvero pienissima d’ansia, in tutti questi anni nei quali faccio lotta non mi è mai capitata una cosa così piena d’ansia, anche quando sono entrata lì dentro stavo male, non sentivo più niente, gambe e braccia, mi sentivo completamente scarica, quindi me la sono vissuta un po’ male. Dopo Parigi ho avuto un periodo un po’ brutto, nel senso che ero molto demoralizzata, non mi sentivo più io, stavo male, saranno stati tutti gli anni in preparazione per Parigi, perché comunque gli ultimi due anni prima di Parigi sono stati molto intensi, quindi ero veramente distrutta, ho detto ‘Basta, devo un attimo stare stare tranquilla, riposarmi, riprendermi, e poi piano piano quando va va’, e quindi dopo Parigi mi sono fissata con questi Mondiali Under 23, che sono andati un disastro per me. Ho fatto quinta, però per me è stato brutto, perché è stata una gara un po’ strana, non vedevo l’ora che finisse, ero talmente stanca che ho detto ‘Basta, devo un attimo staccare, perché così non ce la faccio più’, quindi dopo ottobre ho staccato per un bel po’, per 2-3 mesi, mi alzavo e se avevo voglia mi allenavo altrimenti no, ho proprio staccato del tutto, completamente. Poi a dicembre sono andata in America da mio fratello, e lì sono andata in una palestra di lotta dove c’erano tante donne, e non avevo comunque mai visto così tante donne in una palestra di lotta, e da lì mi è tornata di nuovo quella voglia di lottare, di fare bene, ed ho fatto 2-3 allenamenti lì dove sta davvero bene, ero proprio felicissima, ed ho detto ‘Bello, così voglio tornare ad allenarmi forte’, e poi da lì a marzo ho fatto gli Europei Under 23 che sono andati molto, molto bene, e ad aprile poi gli Europei senior ancora meglio, quindi diciamo che mi è tornata un po’ la voglia di vincere e di fare bene, di lottare. Ora purtroppo sono infortunata alla spalla, ed oggi sto guardando la mia gara da casa, perché oggi dovevo essere lì ai Mondiali senior, invece purtroppo sono a casa, però la prendiamo con filosofia“.

Il modello a cui si ispira l’azzurra: “A me piace molto la lotta di Frank Chamizo, lui è veramente un fenomeno, è veramente fortissimo, ed ogni tanto magari mi capita di guardare qualche video dei suoi incontri e dico ‘Vorrei essere così anch’io con questa velocità’, ha una reattività veramente impressionante, quindi magari cerco di prendere un po’ del buono da quelli un po’ più forti, molto molto bravi“.

L’obiettivo per Los Angeles 2028: “La medaglia d’oro, l’obiettivo è quello, alla fine, per ogni atleta, poi che sia oro, argento o bronzo, l’importante è che arrivi. Io spero veramente che si possano fare grandissime cose, spero con tutto il cuore di continuare così e di crescere molto di più, perché secondo me posso fare ancora molto di più di quanto ho fatto. Ora devo stare ferma e sto proprio male, ho voglia di stare lì, lottare, non ce la faccio più“.

La lotta andrebbe fatta conoscere di più: “E’ uno sport davvero molto molto interessante, cosa che non tutti pensano, perché viene visto un po’ come sport violento, quando invece non lo è proprio, non si tirano pugni, calci, strangolamenti, niente di tutto ciò, sono solamente prese, quindi direi soprattutto a qualche genitore di far provare questo sport perché è veramente bello, poi per i bambini insegna anche molte cose, ti fa sviluppare delle capacità come reattività, velocità. Sono tutte delle capacità che secondo me ne fanno uno sport davvero molto completo, quindi vorrei che fosse un po’ più conosciuto in Italia, perché purtroppo viene visto sempre male. Ad un bambino, secondo me, piacerebbe, perché la lotta si fa sempre, anche solo per gioco. E’ uno sport bello, alla fine tutti, secondo me, nella vita, quando erano piccoli, hanno provato a fare un po’ di lotta. E’ uno sport veramente tanto bello, è un peccato che venga seguito molto molto poco“.

L’azzurra sta raggiungendo gli obiettivi che si era fissata: “Alla piccola Aurora Russo direi che il suo sogno, che era quello di partecipare alle Olimpiadi, si è avverato, e di continuare così, perché sta andando veramente veramente forte. Le direi forse di credere un po’ di più in se stessa, perché certe volte si butta un po’ troppo giù, e non va bene, quindi credere forse un po’ di più in se stessa e divertirsi“.

Aurora Russo si descrive così: “Sono una persona normalissima, come chiunque altro, sono una persona veramente normale, mi alleno tanto, sono una persona molto incentrata su quello che voglio, quindi con l’obiettivo sempre fisso, però sono una persona molto semplice“.

I prossimi appuntamenti agonistici: “Adesso stiamo stiamo valutando se fare i Mondiali Under 23 ad ottobre, ci sono delle dinamiche che dobbiamo vedere, perché andare lì se non sto al 100% non è il caso, quindi stiamo valutando se fare questa gara oppure no, se no il prossimo anno si ricomincia“.

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