Pallavolo

Alessandro Michieletto, il predestinato che diventa MVP dei Mondiali e scherza: “L’oro a casa era impolverato”

Stefano Villa

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Michieletto / Lapresse

Alessandro Michieletto è da anni considerato come uno dei pallavolisti di riferimento a livello internazionale, viene descritto da diversi addetti ai lavori come un autentico predestinato e oggi è stato incoronato come miglior giocatore dei Mondiali 2025 di volley maschile. Il formidabile schiacciatore ha ricevuto il riconoscimento come MVP della rassegna iridata, conclusa in maniera trionfale dall’Italia per la seconda volta consecutiva: se in occasione degli Europei 2021 e dei Mondiali 2022 era un nome nuovo, questa volta il martello è arrivato al trionfo già da leader, nonostante debba ancora compiere 24 anni (spegnerà le candeline il 5 dicembre).

Stiamo parlando di un talento assoluto, in grado di caricarsi la squadra sulle spalle (lo si è visto anche a Trento, con cui ha conquistato la Champions League nel 2024 e lo scudetto pochi mesi fa) e di giocare ad altissimi livelli con una certa continuità: quando si accende fa la differenza a suon di attacchi precisioni, fornendo un contributo imprescindibile come si è visto durante le ultime settimane. Non era facile adattarsi alla nuova situazione, con Mattia Bottolo compagno di reparto insieme a Daniele Lavia (con cui milita anche a livello di club), eppure ha saputo brillare anche in queste condizioni.

In finale sarà stato meno impattante rispetto ad altre occasioni, ma nella semifinale da cuori forti contro la Polonia aveva ruggito ed era stato determinante nel cammino da dentro o fuori che aveva portato ai 3-0 contro Ucraina, Argentina e Belgio. Figlio dell’ex pallavolista di Riccardo e fratello delle pallavoliste Francesca e Arianna (oltre che di Andrea), ha sempre indossato la casacca di Trento e ha esordito in Nazionale nel 2021, partecipando alle Olimpiadi di Tokyo. Dopo i Giochi diventa un vero e proprio riferimento, continuando a crescere sotto la guida di Fefé De Giorgi.

Il miglior martello dell’ultima Nations League e MVP della Superlega ha espresso la propria soddisfazione ai microfoni della Rai: “Tutti guardiamo dall’alto in basso. Abbiamo fatto una cosa incredibile, sono senza parole per l’emozione che sto provando. Forse non è stata la partita più bella ma chi se ne frega. Confermarsi è stato difficilissimo, abbiamo avuto difficoltà a inizio torneo, ma siamo usciti da grande squadra”.

Poi ha scherzato sulla medaglia d’oro: “Ne avevo una a casa (quella dei Mondiali 2022, n..d.r.), ma aveva un po’ di polvere e ne è arrivata una nuova. Ci si mette un po’ a realizzare, oggi c’era tanta tensione prima della partite, alcune situazioni con la Polonia le abbiamo gestite meglio. Yuri (Romanò, n.d.r.) e Mattia (Bottolo, n.d.r.) hanno fatto la differenza con la batutta, è stata la chiave di oggi, hanno spaccato i set“.

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