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Volley femminile, Mondiali U21 2025: le favorite. Turchia e Brasile le rivali più insidiose delle azzurre

Enrico Spada

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Italia Under 21/Fipav

Tutto pronto a Surabaya, in Indonesia, dove dal 7 al 17 agosto si disputerà il Campionato del Mondo Under 21 femminile. Ventiquattro le nazionali partecipanti, divise in quattro gironi da sei, pronte a sfidarsi per la conquista del titolo iridato. Un torneo che promette spettacolo e che vedrà, secondo molti addetti ai lavori, l’Italia recitare il ruolo di favorita numero uno.

La squadra azzurra, guidata da Gaetano Gagliardi, arriva all’appuntamento iridato con le credenziali più solide, frutto di un percorso preparatorio efficace e di un gruppo che vanta diverse atlete già protagoniste nei massimi campionati di Serie A1. Tra queste, spiccano i nomi dell’opposta Merit Chinenyenwa Adigwe, della centrale Linda Manfredini, del libero Anna Bardaro e della schiacciatrice Nicole Piomboni: tutte ragazze che hanno già calcato palcoscenici di alto livello con club come Conegliano, Bergamo, Cuneo e Macerata.

La nazionale italiana ha dato segnali chiarissimi durante i test pre-Mondiale, superando Giappone (3-1), Brasile (3-0) e Turchia (3-0), tre avversarie di spessore che ritroverà nel corso del torneo. Le vittorie convincenti, ottenute con autorità e rotazioni ampie, hanno certificato la profondità e la qualità del gruppo azzurro, ma anche la possibilità di gestire bene i momenti chiave dei match, come dimostrato nella tirata terza frazione contro il Brasile (26-24).

Proprio il Brasile è indicato come una delle principali rivali dell’Italia per la conquista del titolo. Le sudamericane, pur sconfitte nettamente in amichevole, potranno contare su una freccia in più nel torneo vero e proprio: la schiacciatrice classe 2006 Helena Wenk Hoengen, utilizzata da Zé Roberto anche nella nazionale maggiore durante la recente Volley Nations League e in campo nella finale persa contro l’Italia. Una presenza che alza sensibilmente il potenziale verdeoro.

Altra insidiosa concorrente sarà la Turchia, già battuta dalle azzurrine ma mai da sottovalutare per la sua tradizione nelle giovanili e la fisicità delle sue atlete. Le turche sono da anni protagoniste delle rassegne internazionali giovanili e sono solite crescere alla distanza nei tornei lunghi. La Cina completa il quartetto delle favorite principali. Nonostante le poche occasioni recenti di confronto diretto, il sistema cinese rimane una garanzia a livello di costruzione e formazione, con atlete dal gioco veloce, grande organizzazione tattica e fisici in continua evoluzione. Sarà una mina vagante molto pericolosa, soprattutto dalla seconda fase in poi.

Due outsider di lusso sono invece Stati Uniti e Giappone. Le americane si presentano con una squadra rinnovata ma ricca di talento, frutto della selezione college-based che ogni anno pesca il meglio dalla NCAA. Sono ancora un’incognita, ma potrebbero sorprendere se trovassero rapidamente continuità. Il Giappone, invece, ha dimostrato nei test pre-torneo un’ottima qualità difensiva, ma ha sofferto l’impatto fisico con l’Italia, cedendo 3-1. Resta però una squadra ostica da affrontare per chiunque, soprattutto se riesce a imporre il proprio ritmo.

L’Italia è inserita nella Pool C, dove debutterà il 7 agosto contro la Cechia, per poi affrontare Algeria, Polonia, Egitto e Turchia. I primi quattro posti del girone garantiranno l’accesso agli ottavi di finale, ma è il posizionamento a determinare gli incroci più o meno favorevoli nella fase a eliminazione diretta. Ecco perché, nonostante i favori del pronostico, nessuna partita può essere presa sottogamba.

Il gruppo azzurro ha mostrato compattezza e varietà di soluzioni, con Adigwe protagonista assoluta in attacco (25 punti contro il Brasile), Manfredini e Marchesini solide al centro, e Piomboni, Esposito e Bosso a garantire continuità in posto quattro. La regia di Helena Sassolini, l’equilibrio garantito da Ndoye e Martinelli e le ottime risposte del reparto difensivo completano una rosa profonda e ben costruita.

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