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Rublev sul suo rapporto con Fernando Vicente: “Ha sacrificato tutto per me”

Andrea Addezio

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Andrey Rublev/LaPresse

Andrey Rublev, testa di serie numero sei, si prepara ad affrontare il match contro Taylor Fritz. La sfida dei quarti di finale contro il numero due del tabellone mette in palio un posto in semifinale nel torneo ATP di Toronto, prima delle due grandi tappe di avvicinamento al prossimo US Open.

Nella conferenza stampa successiva alla vittoria ottenuta negli ottavi di finale contro lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, il tennista russo si è soffermato sul rapporto con il suo storico tecnico, relazione che ormai supera nettamente i confini del semplice rapporto allenatore-giocatore.

Sul rapporto con Fernando Vicente: “Il nostro rapporto va ben oltre quello tra allenatore e giocatore. È un membro della mia famiglia e lo sarà per il resto della mia vita, qualunque cosa accada. Ha sacrificato tutta la sua vita personale per starmi accanto quando ne avevo più bisogno, quando ero solo. È un grande allenatore, ma soprattutto è la persona migliore che potessi mai incontrare in questo mondo del tennis. Abbiamo un legame incredibile; ridiamo molto insieme“.

Sugli sbalzi umorali in campo e sulla longevità del suo rapporto con l’allenatore spagnolo: “Arrabbiarmi non mi fa giocare meglio, anzi. Non lavora per soldi, non ha interessi se non quello di aiutarmi perché lo desidera. Ha fatto per me cose che nessun altro allenatore farebbe; ha valori umani eccezionali. È una persona diversa. Ci saranno anche tennisti che hanno vinto molti Slam cambiando allenatore, ma la mia sensazione è che quando sei tra i primi 10 nessuno può insegnarti nulla; sei tu che devi cambiare. Non puoi sempre chiedere aiuto esterno perché altrimenti non crescerai“.

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