GP Ungheria
MotoGP, rinasce il GP d’Ungheria. Novità Balaton Park, a luglio ci ha corso la Superbike
Nel fine settimana del 22-24 agosto assisteremo a una delle novità del Motomondiale 2025. Si tratta, per la verità, di un ritorno in auge di una gara già mandata in scena in passato, seppur occasionalmente e in un contesto completamente differente rispetto a quello in cui si correrà nei prossimi giorni. Andiamo, però, con ordine nell’affrontare l’argomento Gran Premio d’Ungheria.
L’evento ha due precedenti, disputati nel 1990 e nel 1992 all’Hungaroring, ovverosia nell’autodromo ben conosciuto dalla F1. Tuttavia, la controparte motociclistica riscuote il medesimo successo, rappresentando una presenza estemporanea nel calendario iridato. Nulla accade sino al 2008, quando Dorna e il governo ungherese firmano un accordo per far rinascere la competizione.
La resurrezione del GP magiaro si basa sul progetto di un nuovo autodromo, il Balatonring, finanziato da ingenti capitali spagnoli, forniti dal gruppo di investimento Sedesa. Effettivamente, i lavori di costruzione cominciano nel novembre 2008, ma ben presto si verificano lungaggini e ritardi, ufficialmente causati dalla crisi economica globale.
In realtà, nella primavera del 2010, si scopre come il Ministero delle Finanze di Budapest avesse sentito puzza di speculazione, insospettito dall’astronomico costo preventivato del progetto (addirittura 200 milioni di euro!). Difatti, da lì a breve, la società Sedesa viene travolta da una serie di scandali. Il Balatonring non viene mai realizzato.
Cionondimeno, negli anni successivi, un secondo autodromo ungherese vede effettivamente la luce grazie a investimenti di matrice israeliana. Si tratta del Balaton Park Circuit, che nonostante il nome simile, non va confuso con l’impianto rimasto solo sulla carta.
Il Balatoning avrebbe dovuto sorgere a Savoly, mentre il Balaton Park Circuit viene edificato a Balatonfokajar. Le due località sono separate da 100 km e si trovano alle estremità opposte del grande lago magiaro, alfine divenuto sfondo di un impianto adibito agli sport motoristici in grado di consentire all’Ungheria di tornare nella geografia del Motomondiale.
A titolo di completezza, i due Gran Premi d’Ungheria andati in scena sono stati vinti da Mick Doohan (1990, Honda) ed Eddie Lawson (1992, Cagiva). Nelle classi formative di allora, nel 1990 si imposero John Kocinski (250cc) e Loris Capirossi (125cc), mentre nel 1992 primeggiarono Luca Cadalora (250cc) e Alessandro Gramigni (125cc).