GP Austria
MotoGP, Marquez non ha mai vinto in Austria. Espugnerà anche l’ultima roccaforte di Bagnaia?
La MotoGP riparte dopo la pausa estiva. Nel weekend del 15-17 agosto si disputerà il Gran Premio d’Austria, tredicesimo dei ventidue appuntamenti di un Mondiale che appare destinato a Marc Marquez. Francamente, a meno di un grosso imprevisto, leggasi ‘serio infortunio’, la situazione si è delineata.
Il trentaduenne spagnolo viene da 10 successi consecutivi tra Sprint e GP. Dopo essere rimasto “scornato” dalla caduta di Jerez de la Frontera, costatagli la leadership in campionato in favore del fratello Alex, El Trueno de Cervera è diventato un’implacabile macchina da guerra. Nei sette appuntamenti disputati fra maggio e luglio, ha raccolto 242 punti su un massimo teorico di 259.
Il risultato è quello di vederlo a +120 sull’hermano menor e addirittura a +168 sul compagno di squadra Francesco Bagnaia, mandato al tappeto su due tracciati amici quali il Mugello e Assen. Anche Spielberg, dove si corre nei prossimi giorni, è una pista sulla quale Pecco è imbattuto da anni.
Viceversa, Marquez non vi ha mai vinto, neppure quando era in salute e Honda competitiva (il quadriennio 2016-2019). È questo il tema forte del fine settimana. Riuscirà MM93 a fregiarsi di un’affermazione sinora sempre sfuggitagli?
Per il resto, sarà interessante verificare la dimensione di Aprilia. Marco Bezzecchi si è proposto come la seconda forza in campo nella fase antecedente alla pausa estiva e Jorge Martin, rientrato a Brno, ha avuto un mese per ricostruire ulteriormente la propria forma atletica. Potranno infastidire il Marquez maggiore? O quantomeno inserirsi nella contesa alle sue spalle, ovvero ingaggiare battaglia con il Marquez minore e Bagnaia? Altre domande in attesa di risposta.
A latere, è doveroso sottolineare come il GP d’Austria sia un evento significativo sul piano politico. È la gara di casa per KTM, azienda in crisi acuta e a rischio fallimento. La presenza nel Motomondiale dal 2027 in poi non è garantita e il futuro è molto incerto. Quale sarà il presente?
A Brno le moto austriache hanno dato segnali di vita. A Spielberg sono le uniche ad aver battuto le Ducati (le 2 vittorie sfuggite alla Casa di Borgo Panigale dal 2016 in poi sono finite, appunto, a Mattighofen). Lottare quantomeno per il podio non cambierà le sorti aziendali, però potrebbe rappresentare una bella vetrina per chi sta cercando di attirare investitori, allo scopo di tenere vivo il programma MotoGP anche dopo il 2026.