GP Austria

MotoGP, Franco Morbidelli in caccia di risultati per guadagnarsi la riconferma. In Austria il rientro

Francesco Paone Casati

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Franco Morbidelli / Valerio Origo

Uno dei piloti più attesi nel Gran Premio d’Austria di MotoGP sarà Franco Morbidelli. O meglio, uno dei centauri ad aspettare con più brama l’appuntamento di Spielberg sarà il romano del Team VR46. Il trentenne laziale, infortunatosi alla spalla al Sachsenring, effettuerà il proprio ritorno in gara dopo aver dovuto dare forfait sia in Germania che in Cechia.

Nel momento del sinistro, Morbidelli era quarto in campionato. Ora è scivolato in sesta posizione, vedendosi scavalcato sia da Marco Bezzecchi che da Fabio Di Giannantonio. L’inizio della stagione è stato brillante (terzo nel GP d’Argentina, terzo sia nella Sprint che nel Gran Premio di Austin), dopodiché il suo rendimento è leggermente scemato. L’infortunio non ha poi aiutato.

Formalmente, Frankie non ha certezze in vista del 2026, nonostante al momento non si vedano minacce credibili alla sua sella. In primavera sia era sparsa la voce che Pedro Acosta potesse separarsi da Ktm proprio per approdare nel Team VR46, ma della vicenda non si è saputo più nulla e l’ipotetico trasferimento in Ducati del giovane spagnolo appare tramontato (almeno per il momento).

Cionondimeno, il romano – che a dicembre compirà 31 anni – ha bisogno di risultati per rafforzare la propria posizione. Non necessariamente in ottica 2026, bensì per rendersi eventualmente appetibile sul mercato in vista del 2027, quando potrebbe essere costretto a cercare un’altra sistemazione, dovendo far leva sulla propria esperienza per convincere qualcuno a puntare su di lui.

Morbidelli ha dunque fatto il punto della sua situazione alla vigilia del GP d’Austria. Deve ancora essere dichiarato “fit to race”, ma questa appare una mera formalità. “Non vedo l’ora di tornare in sella a una MotoGP. Dopo l’infortunio, ho girato in Ungheria e a Misano con la Ducati Panigale. Le cose sono andate bene al Balatonpark, non ho sentito molto dolore e ci siamo adattati bene alla nuova pista.

È stata una giornata positiva, che mi ha dato molta energia in vista della seconda parte di campionato. Chiaramente, la Desmosedici di MotoGP è qualcosa di completamente diverso rispetto a una Panigale e solo in Austria potrò capire come reagirà il mio corpo alle sollecitazioni”.

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