Tennis
Monaco: “Nardi ha le divinità del tennis dalla sua parte. A 14 anni era al livello di Alcaraz”
Siamo pronti per vivere le fasi più interessanti del Masters 1000 di Cincinnati (Ohio, Stati Uniti). Il torneo sul cemento nordamericano è arrivato agli ottavi di finale e l’Italia, nei due tabelloni, sta facendo un’ottima figura, con Jannik Sinner come sempre faro del movimento. Di questo e molto altro si è parlato nella puntata odierna di Tennismania – Speciale Cincinnati, in onda sul canale Youtube di OA Sport.
Guido Monaco, commentatore tecnico di Eurosport, ha iniziato la sua analisi dal match vinto questa notte da Nardi contro Mensik: “Devo dire che Nardi ha le divinità del tennis dalla sua parte. Anche stavolta che ha avuto la fortuna di essere ripescato da lucky loser e di trovare un tabellone non impossibile. Lui poi ha grandi qualità ed i limiti sono da capire e sono difficili. A volte incanta, mentre a volte sempre un po’ passivo in campo. Nardi per competere ad altissimi livelli deve crescere al servizio ma è comunque un giocatore speciale con una carriera giovanile alle spalle di primissimo piano. Ha impiegato poco tempo ad arrivare nei 100 ma con tanti alti e bassi e momenti in cui spariva nel corso della stagione. Poi arrivano questi lampi come a Cincinnati. Ora se la dovrà vedere contro Alcaraz dopo l’ottima versione messa in campo a Doha a febbraio contro lo spagnolo. Ricordiamoci che fino agli under 14 questi due giocatori erano considerati allo stesso livello, poi lo spagnolo ha cambiato marcia”.
Passiamo poi alla situazione dell’Italia sul cemento dell’Ohio: “Portiamo 4 giocatori agli ottavi con Musetti e Cobolli subito out. Un risultato che era quasi insperato a quel punto. Questo torneo mi sembra perfetto per descrivere la mancanza equilibrio che spesso troviamo nei commenti sul tennis italiano. Passiamo rapidamente da ‘dominatori del mondo’ a ‘delusione’ quando le cose non vanno bene. Abbiamo un gruppo di giocatori di alto livello Chi da top10, chi da top20 e tanti da top50. Non è che tutti possano arrivare lassù. Il movimento è sano con giocatori anche diversi tra loro. Godiamoci tutto questo e se una volta le cose non vanno bene non facciamo drammi”.
Negli alti match disputati si segnalano alcuni spunti interessanti. “Rublev sta tornando ai suoi standard e l’ha dimostrato nel match vinto contro Popyrin. Ora se la dovrà vedere contro Comesana e, dato che il pronostico è dalla sua parte, se passasse diventerebbe davvero un giocatore che si sta rimettendo in carreggiata. Pronto per tornare nella top10 e puntare alle ATP Finals. Ad ogni modo si sta giocando in condizioni davvero complicate. Fa caldissimo, si scambia poco, ci sono tanti ace e tie-break”.
Passiamo al torneo femminile dove, a sua volta, abbiamo visto risultati importanti: “Non possiamo che dire brava a Bronzetti che ha vinto contro Ostapenko un match tutt’altro che semplice. Paolini a sua volta bene e devo dire che ha messo in scena anche una buona prestazione d’insieme. Ora, come si dice sempre, si inizierà a fare davvero sul serio. Bronzetti? Mi pare evidente che abbia limiti e qualità ben precise. Quando ha giocato la BJK Cup ha vissuto un grosso slancio. L’azzurra ha iniziato bene la stagione spingendo di più. Poi in certi momenti, quando cala la fiducia e la condizione atletica, fa fatica a vincere partire. Qui a Cincinnati sta vivendo di gran lunga il torneo migliore della carriera vedendo chi ha battuto. Ora vediamo come andrà contro Gauff. Non parte favorita ma contro la statunitense qualche chance l’hai sempre. Là di sotto nel tabellone perché non sognare un quarto di finale tutto italiano? Paolini parte 50-50 contro Krejcikova, La stagione della toscana è strana dato che è nona nella Race nonostante tanti alti bassi. Una semifinale qui potrebbe significare molto”.
Chiudiamo con il numero 1 del mondo: “Sinner sarà in campo contro Mannarino e dovrebbe avere margine. Ai quarti di finale giocherà contro il vincente di Bonzi-Auger ,Aliassime e sembrerebbe avere la strada spianata verso le semifinali. In conferenza stampa ha detto che per rimanere ad alti livelli e per avere una carriera lunga prenderà pause nel corso dell’anno e giocherà pochi tornei con tanti match. Non vedo dove stia la notizia? Basta fare due conti. 4 tornei dello Slam, 8 Masters 1000, ATP Finals, sono già 13 tornei. Quindi si aggiunge quale ATP 500 in momenti in cui hai spazio. Come Rotterdam, Halle o Pechino e il conto è già fatto. Gioca molto di più lui con 10 tornei di livello che uno che ne fa 20 con eliminazioni ai primi turni”.
CLICCA QUI PER VEDERE LA PUNTATA COMPLETA DI TENNISMANIA