Atletica
Lorenzo Simonelli lotta sotto un nubifragio in Diamond League e firma un bel tempo a Losanna
Una pioggia intensa si è abbattuta in maniera fragorosa su Losanna e ha condizionato la penultima tappa della Diamond League prima delle finali del massimo circuito internazionale itinerante, previste settimana prossima a Zurigo. L’acqua ha messo a durissima prova tutti i big che si sono cimentati sui 110 ostacoli, specialità dove la ritmica e le frequenze del gesto tecnico rivestono un’importanza capitale e rischiano di essere scombussolate dalle avversità meteorologiche.
Lorenzo Simonelli si è presentato ai blocchi di partenza con il chiaro obiettivo di riscattare la squalifica in cui era incappato quattro giorni fa a Chorzow (sempre in Diamond League): il tempo finale di 13.21 (0,3 m/s di vento a favore) va accolto con grande favore considerando la pioggia. Il Campione d’Europa ha concluso al quarto posto alle spalle di tre statunitensi, fermandosi a tre centesimi dallo stagionale siglato sull’asciutto lo scorso 3 agosto ai Campionati Italiani disputati a Caorle.
L’allievo di Giorgio Frinolli è uscito bene dai blocchi di partenza e ha offerto un’ottima parte iniziale di gara, ha purtroppo incocciato la quinta barriera (la centrale sul rettilineo elvetico) ed è stato un po’ frenato, ma poi è stato bravo a rilanciare l’andatura e nel finale si è avvicinato sensibilmente a Jamal Britt (13.13) e a Trey Cunningham (13.19). Si tratta del sesto tempo in carriera per il primatista nazionale (13.05 la scorsa estate in occasione della rassegna continentale disputata a Roma), ottimo viatico per rilanciare la marcia verso i Mondiali di Tokyo ormai distanti tre settimane.
A vincere la gara è stato l’imprendibile Cordell Tinch, dominatore della stagione che è riuscito a scendere sotto il muro dei 13 secondi nonostante il nubifragio (12.98). Lorenzo Simonelli si è lasciato alle spalle rivali di un certo calibro come il francese Just Kwaou-Mathey (13.25), lo svizzero Jason Joseph (13.28), lo statunitense Dylan Beard (13.30) e lo spagnolo Enrique Llopis (13.33).