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Lorenzo Musetti: “Sono riuscito a rimanere calmo e concentrato. Sfidare Sinner? Mi piacerebbe”

Giandomenico Tiseo

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Lorenzo Musetti / IPA Sport

Buona la prima per Lorenzo Musetti. Il tennista toscano si è imposto in rimonta contro il francese Giovanni Mpetshi Perricard nel primo turno degli US Open 2025 col punteggio di 6-7 (3) 6-3 6-4 6-4, venendo fuori alla distanza rispetto a un avversario che con l’andare avanti della partita si è un po’ spento. Un successo che fa ben al morale di Lorenzo, dopo le recenti sconfitte.

“È stato un primo turno difficile. Quando ho visto il sorteggio, non venivo da molti buoni risultati, soprattutto su questa superficie. Mi sono concentrato ancora di più oggi quando sono sceso in campo. Sapevo che Giovanni sarebbe stato un avversario davvero tosto, soprattutto per il servizio. Bisognava cogliere le poche occasioni che ti concede e penso di essere riuscito a rimanere calmo e paziente: questa è stata probabilmente la chiave”, ha spiegato in conferenza stampa l’azzurro.

Un tennista dalle caratteristiche particolare il transalpino che però non ha richiesto una preparazione ad hoc, ma solo un mood mentale preciso: “Ho cercato di concentrarmi su ciò che devo fare bene io e penso di averlo fatto molto bene oggi. Il primo set è stato il più difficile perché non c’era molto ritmo, abbiamo giocato pochi scambi. Lui ha servito benissimo, io ho servito bene, quindi non ci sono state molte situazioni di gioco da fondo. Ho avuto bisogno di tempo per sentire meglio la palla e prendere l’iniziativa da fondo campo: questo era l’obiettivo, cercare di rispondere e poi prendere il comando con il dritto. Oggi ha funzionato molto bene, come anche il livello del mio primo servizio: sono veramente felice”.

A Musetti sono state poi chieste delle riflessioni dal punto di vista personale, relativamente al suo essere padre in giovane età: “Ho dovuto fare un passo avanti per maturare, non solo fuori dal campo, ma anche in campo. Ogni volta che scendo in campo sono un esempio per mio figlio, ma anche per tanti bambini, tifosi e tutte le persone che amano il tennis. Siamo un esempio, quindi il modo migliore di trasmettere e condividere la mia passione e il mio lavoro è attraverso il buon tennis e un buon comportamento. Sto lavorando duramente per arrivarci”. Difficoltà che possono legarsi anche alla distanza dei propri cari: “Ho una famiglia e un team basati su valori importanti, che si prendono cura di me anche quando mio figlio e la mia famiglia non sono con me. Li apprezzo molto. Sono stato un mese senza vedere la mia partner e Ludovico, quindi sono stato molto felice di venire a New York e forse è per questo che mi sento più sicuro e motivato per questo torneo”.

Lorenzo mai coinvolto in esibizioni di particolare prestigio come la Laver Cup. Il giocatore italiano ha risposto, precisando la propria programmazione: “La Laver Cup è un grande torneo, e so da altri giocatori che non la considerano un’esibizione perché tutti vogliono vincere: il formato è davvero bello. Quest’anno però è stato difficile per il calendario. Ho iniziato presto lo swing americano e ho preferito concentrarmi sull’ATP, soprattutto visto che sono ancora in corsa per la Race. Volevo giocare più partite che contano per il ranking. È stata questa la motivazione. Spero però di debuttare lì nei prossimi anni: sarebbe davvero bello”.

Nel percorso di New York ci potrebbe anche essere una possibilità di incrociare nei quarti di finale il compagno di Coppa Davis, Jannik Sinner: “È passato un po’ di tempo da quando ci siamo affrontati e penso sia migliorato molto. Anche oggi ha dimostrato di essere in ottima forma. A Cincinnati era malato, ma su questa superficie lo considero, se non il favorito, uno dei favoriti. Il ranking parla da sé, ma gli piace davvero giocare in queste condizioni. È campione in carica e ha avuto una stagione fantastica, ha vinto Wimbledon, è andato molto bene anche sulla terra, che era forse la sua superficie meno gradita. Sta facendo un’annata incredibile. Speriamo che possa essere un esempio e una motivazione per arrivare ancora più in alto; spero di poterlo incontrare presto di nuovo in campo”.

Tennis italiano in grande salute e modello per gli altri Paesi. A parlarne in una recente intervista ad AS è stato anche Roberto Bautista Agut. Musetti non ha potuto fare altro che confermare quanto di buono si dica sul sistema tennistico nostrano: “Sono stato davvero fortunato ad essere italiano, perché negli ultimi anni la federazione e gli organizzatori hanno fatto un lavoro ottimo, offrendo molti tornei a tutti i livelli: Future, Challenger, ATP, finali, Davis Cup. Siamo cresciuti tanto. All’inizio, non avendo ranking, mi hanno aiutato con le wild card e questo mi ha permesso di entrare nel tour più rapidamente. Ho buoni rapporti con gli altri italiani; ci piace stare insieme anche nel Tour. Cerco di dare qualche consiglio, soprattutto ai più giovani, come Cinà, Vasamì e Basile. Provo ad allenarmi con loro, ci divertiamo; sono ragazzi a posto, hanno capito la loro strada e sono circondati da brave persone, quindi non devo dire molto altro”.

C’è stata anche una curiosità sul percorso molto proficuo in doppio con Lorenzo Sonego a Cincinnati. Il classe 2002 del Bel Paese ha affermato: “Come ho detto all’inizio del torneo, il fatto di aver vinto poche partite in singolare e di aver giocato un ottimo torneo in doppio mi ha aiutato ad arrivare qui con fiducia tennistica. Ho giocato dei bei doppi. Servizio, risposta, gioco a rete, l’essere aggressivo sono cose che cerco di più su questa superficie e sicuramente aiutano. Ovviamente, la priorità era il singolare, poi purtroppo è andata male a entrambi, quindi c’è stata l’occasione di fare bene in doppio e peccato per come sia finita. Sicuramente mi è servito per arrivare qui con un’altra fiducia”.

Dichiarazioni da Vanni Gibertini

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