Ciclismo

Jonas Vingegaard ha fatto il vuoto su una salita ‘facile’ alla Vuelta. Non sembrano esistere avversari credibili

Gianluca Bruno

Pubblicato

il

Vingegaard - Lapresse

Nona tappa per la Vuelta a España 2025 e arrivano i primi verdetti, già importanti, in chiave classifica generale. La frazione che anticipa il primo giorno di riposo, con arrivo in vetta a Estación de Esquí de Valdezcaray, ha messo in chiaro un argomento che già alla vigilia era annunciato: Jonas Vingegaard è superiore a tutti gli altri.

Il danese della Visma | Lease a Bike ha fatto la differenza, prima supportato dalla squadra, poi in solitaria, su un’ascesa che a dirla tutta non era neanche così dura (13,3 chilometri al 5,2%, con un tratto centrale però più duro e pendenze vicine alla doppia cifra). Nessuno, neanche un Giulio Ciccone che in prima battuta ci aveva provato, è riuscito a resistere.

In assenza di Tadej Pogacar, rivale acerrimo al Tour de France e al momento un gradino superiore, Vingegaard sembra, almeno sulla carta e da quanto visto oggi, poter passeggiare in questa Vuelta. La Maglia Rossa l’ha già indossata e non ce l’ha sulle spalle solo perché Torstein Træen è riuscito a strapparla con una fuga da lontano, ma è solo questione di tempo.

Gli avversari al momento sembrano essere due: Tom Pidcock, sorprendentemente al top della condizione in salita, e Joao Almeida, forse l’unico vero pericolo, magari sfruttando anche le sue qualità nelle prove contro il tempo. In ogni caso, ad oggi, il pronostico parla di un Vingegaard praticamente certo della vittoria e anche con ampio margine.

Exit mobile version