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Jannik Sinner risale dalle sabbie mobili, rimonta uno scatenato Shapovalov e accede agli ottavi degli US Open

Federico Rossini

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Sinner / LaPresse

Jannik Sinner, con un numero non irrilevante di brividi, torna per il quinto anno consecutivo agli ottavi di finale degli US Open. Battuto per 5-7 6-4 6-3 6-3 il canadese Denis Shapovalov dopo una partita il cui punteggio racconta solo parzialmente i rischi corsi dal numero 1 del mondo, in particolare nel terzo set. Prossima sfida che sarà in ogni caso un remake: degli ottavi di un anno fa se l’avversario sarà Tommy Paul (con potenziale sessione notturna, visto che si parla del padrone di casa), dei quarti del Roland Garros (più che del 2° turno di Halle) se sarà il kazako Alexander Bublik. I due andranno in campo stanotte.

Dopo tre turni di servizio privi di brividi, nel quarto Sinner (anche causa un doppio fallo) finisce sotto 0-30, e poi deve fronteggiare una palla break, che Shapovalov concretizza con una gran risposta di rovescio sulla riga e un dritto vincente. Il canadese in questa fase non lascia nulla al servizio, o almeno così è fino al settimo game. Qui si arriva ai vantaggi, ma per il numero 1 la reale occasione non c’è. Jannik risale un’altra volta da 0-30 sul 2-5 (anche qui con un doppio fallo di mezzo), ma, sul 3-5, prima è lui ad andare sullo 0-30, poi con uno scambio infinito e durissimo, chiuso da un pallonetto splendido, guadagna due palle del controbreak. Che arriva subito: dritto fuori di Shapovalov, 4-5. Il set sembra poter davvero girare dalla parte dell’azzurro, ma arriva un altro momento di difficoltà sul 5-6, con il canadese che ha un set point. E qui accade quello che non dovrebbe accadere, ma capita: il doppio fallo e il conseguente 5-7.

Fiducia per Shapovalov ce n’è eccome: continua a spingere nel primo game del secondo set, anche se Sinner stavolta non lo lascia scappare e riesce a tenere con piuttosto buon agio il servizio per un paio di game. Cambia anche strategia in risposta, nel senso che decide di allontanarsi un po’, ma i rischi arrivano sul 2-3, quando Jannik deve chiudere ai vantaggi per evitare qualsiasi ulteriore problema. Il settimo game rivela di nuovo la sua natura diabolica: passaggio a vuoto di Shapovalov, Sinner gli entra più volte vicino alla riga e va a prendersi il break a zero che gli vale il 4-3. Sebbene con qualche piccolo patema nel turno di battuta immediatamente successivo, Jannik resta piuttosto tranquillo quando si tratta di andare a concludere l’opera e pareggiare il conto dei set.

L’inizio di terzo parziale vede l’italiano non avere molto dalla prima, ed è così che arrivano due palle break a favore di Shapovalov nel secondo game. Il secondo tentativo è quello buono perché Sinner manda il dritto in rete. Il canadese sfrutta il momento e sale ulteriormente sulle ali dell’entusiasmo, andando fin sullo 0-3 0-30, e poi con un’ulteriore palla che vale finanche lo 0-4. Jannik sventa con il dritto, poi c’è un quinto gioco un po’ particolare (con cambio scarpe dell’azzurro) in cui di chance di recupero ne arrivano tre, ed è la terza quella buona con il dritto che esce in larghezza. Ancora sul 2-3 si passa dallo 0-30 e da qualche incertezza all’implacabilità successiva, specie di dritto, per il 3-3. Shapovalov il colpo lo sente, con due doppi falli di fila finisce sotto 0-40, ma risale (anche con la complicità del numero 1 sulla terza palla break). Un punto clamoroso regala a Sinner la quarta chance, che stavolta va a seguito del terzo doppio fallo del canadese. Sul 5-3, con un vero e proprio colpo dietro e sopra il paletto eseguito di rovescio, Jannik si guadagna due set point e ancora di rovescio porta a casa il 6-3.

Di fatto, Shapovalov finisce in caduta libera dopo un simile esito del set, mentre Sinner rimane tranquillo e concentrato su quello che è l’obiettivo finale. Il risultato è che arrivano altri tre game consecutivi del numero 1, che portano a 9 i game di fila che vanno da una sola parte. Il canadese riesce a fermare il flusso nel quarto gioco (nel quale ha pur sempre dei rischi da sventare), ma nel sesto diventano tanti i dritti sbagliati e giunge un 30-40 che, però, altro non diventa. Jannik s’inventa un punto da highlights per aprire il settimo game. Qui non ci sono problemi, ma un altro brivido arriva in dirittura d’arrivo: scambio lungo, rovescio di Sinner in rete, 15-30. E un altro dritto lungo vale il 30-40. Basta una prima per togliersi dai guai, e anche una coppia di dritti per mettere la situazione sotto chiave sul match point dopo 3 ore e 11 minuti.

Il bilancio vincenti-errori gratuiti dice 31-36 per Sinner e 30-47 per Shapovalov, mentre al canadese non bastano i 15 ace per allungare ancora il match. Ci sarà, per Jannik, da migliorare la questione delle prime (58% in campo, anche se poi vince l’84% dei punti con essa). Conta, soprattutto, la solita qualità del numero 1 al mondo di trovarsi sempre lì, pronto a fronteggiare qualsiasi situazione possa capitare anche in frangenti complicati, come quelli di oggi.

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