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Cincinnati Italiana: Bronzetti, Paolini e Sinner infiammano il Centrale

Federico Rossini

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Paolini, Sinner, Bronzetti / IPA Sport

Tre match di sessione diurna, tre presenze italiane e, meteo permettendo, pressappoco sei ore nelle quali godere di un altissimo livello di tennis a Cincinnati, dove il Masters 1000 maschile e il WTA 1000 femminile si avviano verso le fasi decisive. In programma gli ottavi della parte bassa femminile, due quarti della parte alta maschile e l’ultimo ottavo rimasto e già ieri rimandato a oggi, quello tra Ben Shelton e Jiri Lehecka (e che potenziale ottavo, va pur detto, anche se l’unico precedente sull’erba di Stoccarda è stato un doppio 6-4 a favore dell’americano).

Si comincia alle 17:00 con la durissima sfida di Lucia Bronzetti a Coco Gauff, che è tale non solo perché stiamo parlando del confronto con la numero 2 del mondo, ma anche perché parliamo di una giocatrice lanciata per difendere il titolo degli US Open, oltre che verso un potenziale tentativo futuro (al momento piuttosto lontano) di buttare giù Sabalenka dal numero 1 del ranking WTA. Due i precedenti, entrambi favorevoli all’americana, l’ultimo dei quali giocato un anno e mezzo fa a Indian Wells. Lì Lucia si batté bene, cedendo 6-2 7-6(5). Oggi potrebbe davvero servire qualcosa (anzi, molto) di più, ma quantomeno s’è rivista una Bronzetti in fiducia, capace di non demordere e di utilizzare a proprio favore i punti deboli delle avversarie.

Spazio quindi a Jasmine Paolini, alle 19:00. Non c’è bisogno di fare troppe presentazioni, in linea teorica: è la replica della finale di Wimbledon di un anno fa, quella con la ceca Barbora Krejcikova, che fu dolorosissima per la toscana che subì il break a metà terzo set e non riuscì a riprendere la situazione in mano per un nonnulla. Attualmente Jasmine a Cincinnati ha saputo rimettere in piedi una fase di stagione che era stata piuttosto negativa, mentre per Krejcikova questo è uno dei tornei in cui, pur andando avanti con delle difficoltà, c’è comunque del positivo da prendere visto che in ogni caso recupererà quasi 20 posizioni nel ranking (era sprofondata al numero 80). Rimane per Paolini una chance molto importante di mettersi definitivamente alle spalle momenti delicati, e si è già visto contro Sakkari e Krueger quello che può fare una bella versione di Jasmine.

Infine, Jannik Sinner. L’avversario gli ha procurato alcuni grattacapi di un certo livello in carriera, perché Felix Auger-Aliassime due volte gli si è parato davanti in quel 2022 che per l’attuale numero 1 del mondo fu molto difficile e due volte lo sconfisse. La prima a Madrid, in quella che resta largamente una delle partite più impressionanti mai giocate dal canadese nella sua carriera (semplicemente gli entrava qualsiasi cosa), la seconda proprio tre anni fa a Cincinnati, quando c’era l’altro format sulla singola settimana. Fu una rimonta dolorosa da subire per Sinner, che perse 2-6 7-6(1) 6-1 in quello che fu poi il torneo della redenzione di Borna Coric. Adesso chiaramente le cose sono diverse, ma se è vero che Jannik da quello 0-2 è diventato ciò che è oggi, è altrettanto vero che, dopo un periodo complicatissimo, anche Auger-Aliassime sta ritrovando forse non la costanza del top ten, ma un livello adeguato per giocarsela con i big sì.

In coda alla giornata ci sarà la sfida di quarti di finale del doppio femminile tra Sara Errani e Paolini contro il duo USA-Cechia formato da due giocatrici di una certa differenza, l’americana Peyton Stearns e la ceca Marketa Vondrousova. Si giocherà molto probabilmente nella notte, anche perché si inizia dopo Shelton-Lehecka che inizierà non prima delle 22:30 tricolori. Il tutto, naturalmente, sempre che la pioggia non voglia ergersi a protagonista, ma ci si augura di no dopo che il peggio di ieri pare passato.

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