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Azzurrine senza freni anche con le seconde linee: l’Egitto si arrende in tre set ed è poker Italia al Mondiale Under 20

Enrico Spada

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Martinelli/Fivb

Missione compiuta e quarto successo al Mondiale Under 20 per la Nazionale italiana femminile, che a Surabaya ha regolato l’Egitto con un netto 3-0 (25-17, 25-13, 25-18) in un’ora e dodici minuti di gioco. Una partita senza storia, condotta dall’inizio alla fine e utile soprattutto per dare spazio e responsabilità a chi finora ha avuto meno occasioni. Il ct Gaetano Gagliardi ha infatti scelto di affidarsi a un ampio turnover, con diverse seconde linee che hanno saputo rispondere presente, offrendo indicazioni preziose in vista dei match decisivi.

Il copione del match è stato chiaro sin dal primo parziale. Partenza solida per l’Italia, capace di allungare subito grazie a un servizio incisivo e a una correlazione muro-difesa ben funzionante. Linda Manfredini ha sfruttato al meglio la sua fast, che si rivela un’arma sempre più affidabile, mentre Piomboni ha trovato continuità in attacco. Qualche disattenzione nella parte finale del set ha permesso alle egiziane di accorciare, ma la vittoria (avvenuta con il parziale di 25-17) delle italiane non è mai stata in discussione.

Nel secondo set le azzurre hanno spinto con maggiore decisione. Molto positiva la prova di Ndoye, schierata in posto 2 al posto di Merit Adigwe: la sua continuità in attacco e l’efficacia a muro hanno fatto la differenza. In regia, Magnabosco ha confermato attenzione e lucidità anche nelle situazioni di ricezione non perfetta, distribuendo con intelligenza e coinvolgendo tutte le attaccanti. Martinelli al centro ha mostrato solidità sia in primo tempo che a muro, mentre il turno in battuta di Piomboni ha scavato il solco decisivo. Il 25-13 ha messo in cassaforte il 2-0.

Terzo parziale con un avvio un po’ distratto delle azzurre, che hanno concesso qualcosa di più all’Egitto rispetto ai primi due set. Le africane hanno trovato qualche punto con Elbehiry e Nijar (5-7), ma l’Italia ha presto ripreso il controllo grazie alla varietà offensiva e a un muro sempre tempestivo nei momenti chiave. Manfredini ha continuato a farsi valere in fast, Ndoye ha confermato la sua giornata di grazia e le bande (ingreso anche per E. Esposito) si sono confermate efficaci. Il 25-18 finale ha suggellato una vittoria netta, figlia di una superiorità tecnica evidente e di una gestione accorta delle energie.

A referto, due le azzurre in doppia cifra: Manfredini e Ndoye, entrambe con 10 punti. Piomboni e L. Esposito ne hanno firmati 8 a testa, seguite da Martinelli con 7. Per l’Egitto, che ha mostrato limiti evidenti soprattutto in ricezione, 9 punti per Nijar e 8 per una fallosa Elafify. Oltre al risultato, la notizia più confortante per Gagliardi riguarda proprio il rendimento delle seconde linee. Ndoye ha dimostrato di poter essere un’alternativa credibile ad Adigwe anche in contesti di maggior pressione, Magnabosco ha gestito bene il gioco confermando personalità e pulizia tecnica, Martinelli ha offerto sicurezza al centro sia in attacco che a muro.

L’Italia prosegue così la prima fase con quattro vittorie e attende con fiducia ed entusiasmo la sfida contro la Turchia, in programma domani alle 5.00. decisiva per la conquista del primo posto nel girone.

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