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Atletica, Diego Nappi si tinge d’oro agli Europei U20. Brividi per la 4×100 di Doualla, promossa la staffetta maschile

Stefano Villa

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Nappi / Grana/FIDAL

L’Italia continua a mietere risultati da urlo agli Europei Under 20 di atletica, che si stanno disputando a Tampere (Finlandia). Diego Nappi ha posto la sua firma sulla terza giornata, trionfando sui 200 metri dopo aver dovuto fare i conti con un muro di vento contrario che soffiava a 2,9 m/s. Il sardo si è imposto con il crono di 20.77, dopo aver inscenato una grandiosa partenza e aver stretto i denti sul rettilineo per avere la meglio nell’intento spalla a spalla con il portoghese Pedro Afonso (20.85), terzo lo spagnolo Oriol Sanchez (21.03).

Splendida medaglia d’oro per il già Campione d’Europa Under 18, che si è regalato una memorabile ultima giornata da minorenne e si è fatto uno splendido regalo in vista dei 18 anni che compirà domani. Si tratta del terzo oro della spedizione tricolore dopo quelli conquistati da Kelly Doualla (100 metri) ed Erika Saraceni (salto triplo), senza dimenticarsi degli argenti di Daniele Inzoli (salto in lungo) e Serena Di Fabio (10.000 metri di marcia).

C’era poi grande attesa per la batteria della 4×100 trainata da Kelly Doualla e Alice Pagliarini, ieri rispettivamente prima e quarta nella finale dei 100 metri: la prodigiosa 15enne è stata schierata al lancio e alla compagna di squadra è stata affidata l’ultima frazione, nel mezzo Margherita Castellari ed Elisa Calzolari.

Senza evidenti errori nei cambi, le azzurre non sono riuscite a esprimere la velocità che ci si aspettava e hanno chiuso al terzo posto con il tempo di 44.97, alle spalle della Germania e della Polonia. Passavano le prime due classificate di ogni batterie e i due migliori tempi di ripescaggio, il quartetto tricolore era rimasto fuori dalla finale per un centesimo, ma poi è arrivata la squalifica della Germania per un’invasione di corsia e così l’Italia si è meritata l’approdo all’atto conclusivo per andare a caccia di una medaglia.

La 4×100 maschile ha chiaramente dovuto fare a meno di Diego Nappi per lo sforzo profuso pochi minuti prima sui 200 metri, riuscendo comunque a qualificarsi alla finale chiudendo la propria batteria al secondo posto in 40.43 alle spalle della Gran Bretagna (39.86): Luca Corradin, Francesco Pagliarini, Lorenzo Vera e Daniele Orlando hanno risposto presenti e domani si potrà inseguire qualcosa di importante.

Il ceco Michal Rada ha vinto i 400 ostacoli con il record dei campionati (48.78), distanziando ampiamente lo spagnolo Iker Moreno (49.66) e l’olandese Quinten de Vos (50.46), buona quinta piazza di Tommaso Ardizzone (51.25). Arriva il primato della manifestazione anche sul giro di pista con barriere al femminile per mano della scatenata rumena Alexandra Stefania Uta, che trionfa in 55.55 e distanziando di un secondo la francese Méta Tumba (55.56), terza l’estone Viola Hambidge (56.71).

Umed Caraccio quinto sugli 800 metri (1:51.45) caratterizzati dalla doppietta britannica firmata da Rafferty Mirfin (1:48.09) e Tom Waterworth (1:48.20), terzo lo spagnolo Aaron Ceballos (1:48.74). Melania Rebuli dodicesima con il tempo di 4:28.33 sui 1500 metri vinti dalla britannica Lyla Belshaw (4.14.59) davanti alla svedese Carmen Cernjul (4:15.00) e alla connazionale Isobelle Jones (4:16.18). Anita Nalesso si è qualificata alla finale del getto del peso con la misura di 14.96, settimo accredito nell’elenco delle ammesse in cui svetta l’ucraina Anhelina Shepel (15.26).

Bella spallata dell’olandese Jarno van Daalen nel lancio del disco (63.18), che vale la medaglia d’oro davanti al polacco Jakub Rodziak (62.90) e all’ungherese Zsombor Dobò (62.26). Azzurri nelle retrovie: Francesco D’Angelo decimo (53.81), Augusto Cecchetti dodicesimo (48.94). I 3000 siepi femminili portano la firma della norvegese Andrea Nygard Vie (9:57.59), che ha regolato la tedesca Jule Jutta Lindner (9:58.77) e la ceca Ema Berkova (10:09.71).

Lo svedese Axel Rogoe ha fatto suo il salto con l’asta (5.45), sconfiggendo il francese Zackaria Dia (5.40) e il belga Ylio Philtjens (5.30). Il norvegese Hakon Moe Berg ha stupito tutti con un meraviglioso attacco e ha vinto i 3000 metri in 8:43.20, alle sue spalle il lettone Kristers Kudlis (8:45.56) e lo svedese Karl Ottfalk (8:46.43). Successo della tedesca Nova Kienast nel lancio del martello (67.93), seguita sul podio dalla francese Marie Rougetet (67.38) e dalla finlandese Pinja Kaerhae (66.07). La britannica Charlotte Henrich ha fatto suoi i 400 metri (51.68), argento alla tedesca Johanna Martin (52.00), bronzo alla polacca Anastazja Kus (52.23).

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