Pallavolo

Volley Nations League 2025, semifinale Italia-Polonia: una sfida che profuma di déjà-vu e di futuro

Enrico Spada

Pubblicato

il

Antropova/Fivb

Sabato 26 luglio. Un’altra data che l’Italia del volley femminile sogna di trasformare in un nuovo capitolo di gloria. Alle ore 16:00, nell’infuocata Atlas Arena, il cammino delle azzurre nella Volleyball Nations League 2025 incrocia ancora una volta quello della Polonia padrona di casa. Proprio come un anno fa. E proprio come allora, in palio c’è la finale per l’oro.

Il destino ha voluto disegnare un tabellone identico a quello delle Finals 2024: Italia-Polonia da una parte, Brasile-Giappone dall’altra. Ma se la forma è la stessa, la sostanza promette di essere molto diversa. Perché Lodz non è Bangkok. Perché la Polonia di oggi è cresciuta, ha fame, gioca in casa e ha un’intera nazione pronta a spingerla oltre ogni limite. E perché l’Italia, pur partendo dal netto 3-0 rifilato alle polacche nella semifinale dello scorso anno, sa bene che non esistono repliche scontate nel volley di altissimo livello.

Le ragazze di Julio Velasco, dopo l’autorevole vittoria per 3-0 sugli Stati Uniti nei quarti, si sono allenate con intensità e precisione, consapevoli che contro la squadra guidata da Stefano Lavarini servirà molto di più: serviranno concentrazione, lucidità, e quella capacità tutta italiana di trasformare l’energia dell’ambiente – anche quando è ostile – in carburante emotivo. Perché l’Atlas Arena sarà un catino bollente, gremita da migliaia di tifosi biancorossi pronti a sostenere una squadra in piena ascesa, trascinata da nomi come Magdalena Stysiak, Martyna Lukasik e la capitana Agnieszka Korneluk.

L’Italia arriva a questo appuntamento con un gruppo maturo, rodato e motivato. In questa VNL 2025 ha mostrato equilibrio, solidità e un gioco in continua evoluzione e soprattutto ha sempre vinto, come accade da 27 partite consecutive o da 14 mesi, dipende da che parte la si voglia guardare. Se l’attacco funziona a pieno regime, è grazie anche a una difesa che regge l’urto delle big e a un sistema che sa adattarsi alle difficoltà con intelligenza. L’assenza di confronti diretti con la Polonia durante la fase intercontinentale rende questa semifinale ancora più aperta, più incerta, più interessante.

I numeri dicono che nei 77 precedenti totali, le azzurre hanno vinto 37 volte, le polacche 40. Un equilibrio che fotografa bene l’attesa per la sfida di domani: Italia-Polonia non è solo una semifinale, è una prova di forza, di identità e di ambizione. Chi vince va in finale. Chi perde, si sveglia da un sogno. Lavarini punta in regia, in assenza della star assoluta Wolosz, sull’esperta Katarszyna Wenerska, 32 anni, KS DevelopRes Rzeszów, affiancata da Alicja Grabka, punto di forza del PGE Grot Budowlani Łódź. L’opposta è una conoscenza del campionato italiano, Magdalena Stysiak, ex Scandicci e Milano e da due anni in Turchia, fino allo scorso anno al Fenerbahçe e dalla prossima stagione all’Eczacibasi. In Italia, fino all’anno scorso, ha giocato anche la riserva, Malwina Smarzek, ex Pinerolo e dal prossimo anno al Kuzeyboru.

In banda gioca la campionessa di tutto con la maglia di Conegliano, ma dal prossimo anno in Turchia nelle file del Galatasaray Martyna Lukasik, affiancata da Martyna Czyrnianska, trasferitasi in estate dal Bahçelievler Belediyespor al Kuzeyboru sempre in Turchia. Le riserve sono Julita Piasecka, trasferitasi in estate dal BKS BOSTIK ZGO Bielsko-Biała al KS DevelopRes Rzeszów e Paulina Damaske del PGE Grot Budowlani Łódź. Al centro giocano Aleksandra Gryka che indossa la maglia del BKS BOSTIK ZGO Bielsko-Biała e Agneska Korneluk, ex KS DevelopRes Rzeszów e dal prossimo anno in Turchia al Fenerbahçe Medicana. In panchina Weronika Centka-Tietianiec, ex KS DevelopRes Rzeszów e dal prossimo anno in Turchia al Kuzeyboru e Magdalena Jurczyk, ex KS DevelopRes Rzeszów e il prossimo anno nella Lega Statunitense nella LOVB Awaiting Final Club. I liberi sono Aleksandra Szczygłowska, punto di forza del KS DevelopRes Rzeszów e Jusztyna Lysiak, da sei stagioni in forza al PGE Grot Budowlani Łódź.

Più tardi, alle 20:00, Brasile e Giappone si sfideranno nell’altra semifinale. Anche in questo caso si tratta della stessa partita andata in scena nel 2024, quando a spuntarla furono le giapponesi al tie-break. Ma lo sguardo italiano, domani, sarà puntato tutto su Lodz, su quell’Atlas Arena che promette scintille e sulla possibilità concreta di tornare, ancora una volta, a giocarsi l’oro.

Exit mobile version