Ciclismo
Tour de France 2025: non solo cronometro per Filippo Ganna. Chance anche con una fuga in tappe mosse
27 Luglio 2019. Questa data rappresenta un grosso macigno per il nostro ciclismo, visto che è quella dell’ultima vittoria di un italiano al Tour de France. Sono passati praticamente sei anni e addirittura 106 tappe da quel successo di Vincenzo Nibali, con quella splendida affermazione sul traguardo di Val Thorens. Da quel momento il buio più totale e l’Italia spera in questa edizione della Grande Boucle di cancellare finalmente quello zero dalla casella delle vittorie, puntando soprattutto su due corridori: Jonathan Milan e Filippo Ganna.
Milan è sicuramente la speranza azzurra nelle volate, mentre Ganna ha una grandissima occasione nella cronometro di Caen, ma potrebbe anche stupire anche in qualche altra tappa. Non c’è alcun dubbio che la quinta frazione di questo Tour de France sia stata assolutamente messa nel mirino dal campione di Verbania, visto che il percorso si addice perfettamente alle caratteristiche del piemontese. Una cronometro molto lunga (33 km), senza la minima salita e dedicata completamente agli specialisti.
Ganna è sicuramente tra gli uomini da battere ed il vero rivale dovrebbe essere Remco Evenepoel, bi-campione del mondo e campione olimpico a cronometro. Il belga inoltre spingerà al massimo proprio per guadagnare il più possibile sui rivali per la classifica generale e dunque sarà un avversario tostissimo da battere per Ganna, che dovrà davvero tirare fuori il massimo in questa cronometro.
Le occasioni per Filippo, però, potrebbero non limitarsi solamente alla tappa di Caen, ma il piemontese ha dimostrato di essere ormai un corridore completo e che può dire la sua anche nelle classiche (secondo alla Sanremo) o in tappe movimentate, magari sfruttando una fuga vincente la mattina e poi giocandosela in un gruppo ristretto. Ganna è sicuramente un gregario fidato di Carlos Rodriguez, ma potrebbe anche avere un po’ di libertà di azione per andarsi a prendere anche una vittoria di tappa. Il ciclismo italiano lo spera davvero tanto.