Ciclismo
Tour de France 2025, Ben O’Connor: “Ho capito di avere una chance alla Madeline, non mi aspettavo di vincere”
Al Col de Loze, tra la nebbia, la spunta Ben O’Connor. Il corridore in forza alla Team Jayco AlUla ha vinto in fuga la diciottesima tappa valida per il Tour de France 2025, frazione che ha visto un percorso di 171.5km con partenza da Vif ed arrivo in quel di Courchevel.
Prestazione di grande rilevanza per l’australiano, davvero intelligente ad allungare su Einer Rubio (Movistar Team) prima della valle per arrivare al traguard0 poi in solitaria precedendo Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), abile ad attaccare nel finale guadagnando ancora secondi sul diretto rivale per la classifica generale Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a bike), terzo a seguito di una giornata confusionaria dal punto di vista strategico.
Grande la soddisfazione dell’oceanico una volta raggiunta la zona mista: “Non mi aspettavo di poter vincere, ma alla partenza mi sentivo bene, anche meglio rispetto agli altri giorni. Ho cominciato a pensare di poter avere qualche chance in cima alla Madeline, quando ero nel gruppo dei migliori. Ho dei bellissimi ricordi di questa salita, due anni fa vinse Felix Gall che era un mio compagno di squadra, non mi dispiaceva replicarne l’impresa“.
O’Connor ha poi aggiunto: “Il Tour è la corsa più importante del mondo, così come la più crudele. Era da tanti anni che desideravo un’altra vittoria qui. Ci sono andato vicino spesso, ho conquistato terzi posti. Posso ritenermi felice. Ho lottato ogni singolo giorno, voglio davvero ringraziare la squadra. Questa vittoria era tutto quello di cui avevamo bisogno. Quando ho notato che Jonas e Tadej si controllavano, ho capito di poter fare qualcosa. Poi, nel tratto più duro all’entrata del paese di Courchevel ho cercato di dare tutto: andare in salita è la cosa che so fare meglio. Non ascoltavo tanto i distacchi, solo quello del gruppo maglia gialla per capire cosa stesse succedendo. Quando sentivo di avere un vantaggio di tre minuti a tre chilometri dalla fine ho pensato: non male’“.