Superbike

Superbike, brilla la stella turca di Razgatlioglu. In Ungheria Bulega va al tappeto. Ora deve rialzarsi

Francesco Paone Casati

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Toprak Razgatlioglu / Valerio Origo

L’ottavo round del match per il titolo iridato Superbike tra Toprak Razgatlioglu e Nicolò Bulega è stato indiscutibilmente vinto dal turco, che ha persino mandato al tappeto l’italiano per la prima volta nella stagione corrente. Mai, quest’anno, si era vista una differenza così marcata in favore dell’anatolico.

Il ventottenne della Bmw ha dominato la scena imponendosi in tutte e tre le competizioni. Viceversa, il venticinquenne della Ducati si è dovuto accontentare delle piazze d’onore nelle gare piene, sprofondando però nella Superpole race. Paradossalmente, l’appuntamento teoricamente “più leggero” sul piano aritmetico si è rivelato il “più pesante”, anche dal punto di vista del morale.

Nel momento in cui è stato cruciale fare la scelta giusta, data l’incertezza legata agli pneumatici da utilizzare, Toprak ha preso la strada corretta e Nicolò quella sbagliata. Il risultato è stato un perentorio 12-0 in termini di punti che ha spostato più di Gara-1 e Gara-2 messe assieme (50-40 per il Campione del Mondo in carica). Così Razgatlioglu “ha fatto il break” portandosi a +26 nella classifica generale.

Un atterramento in piena regola, quello subito da Bulega. Fortunatamente il conteggio non è neppure cominciato, perché il secondo posto in rimonta in Gara-2 ha dimostrato come l’italiano non abbia patito ulteriori ripercussioni dopo aver incassato il colpo che lo aveva steso in mattinata. Anzi, tutto era partito da venerdì, perché Nicolò ha faticato a trovare il giusto assetto.

Toprak ha ribaltato la situazione, imponendosi in 11 degli ultimi 12 appuntamenti agonistici. Sembra quasi che, dopo aver avuto la certezza di poter effettuare il tanto agognato balzo in MotoGP, veleggi sulle ali dell’entusiasmo a una quota inarrivabile quasi per tutti gli altri. Quel “quasi” è rappresentato dal miglior Bulega, che però sta venendo offuscato dalla stella turca.

Ora ci saranno cinque settimane di pausa prima del round di Magny-Cours, il luogo dove lo scorso anno il funambolo anatolico ebbe un violentissimo incidente. Si tratta di un intervallo provvidenziale per Nicolò, il quale ha la consapevolezza di essere l’unico in grado di confrontarsi ad armi pari con un centauro che ha l’ambizione di correre da protagonista in MotoGP.

È evidente come il domani appartenga a Bulega, deciso però ad appropiarsi anche il presente. Non sarà facile, ci si confronta con chi viene considerato un fenomeno. Il vento spira verso Oriente, è palese, ma la fine non è ancora scritta. I primi quattro round del Mondiale sono stati favorevoli a Nicolò, quelli dal quinto all’ottavo hanno sorriso a Toprak. Restano le ultime quattro riprese, tutte da vivere e alle quali si arriverà tra un mese abbondante.

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