Nuoto
Nuoto, Sara Curtis e Carlos D’Ambrosio i nomi nuovi dell’Italia ai Mondiali: dove possono arrivare?
Sono giovani, veloci, determinati. E rappresentano il futuro – già presente – del nuoto italiano. Ai Campionati Mondiali 2025 di Singapore (27 luglio – 3 agosto), due astri nascenti sono pronti a lasciare il segno: Sara Curtis e Carlos D’Ambrosio. Entrambi alla loro prima grande esperienza iridata in vasca lunga, entrambi con alle spalle un 2025 da favola. Per l’Italia è un passaggio di testimone che si fa concretezza, tra chi ha già scritto pagine indelebili dello sport azzurro e chi è pronto a scriverne di nuove.
Classe 2006, originaria di Savigliano, Sara Curtis è il volto della nuova velocità al femminile. L’anno che l’ha proiettata sotto i riflettori è stato il 2025, quando agli Assoluti di Riccione ha polverizzato i record italiani dei 100 stile libero e dei 50 stile libero, strappando alla leggendaria Federica Pellegrini anche il primato nella distanza regina: uno straordinario 53”01 nei 100 metri, che ha fatto segnare per un periodo la miglior prestazione mondiale stagionale. Nei 50, il crono da 24”43 l’ha issata ai vertici del ranking mondiale.
Curtis gareggerà a Singapore nei 50 e 100 stile libero, le sue distanze d’elezione, ma potrebbe anche essere inserita in diverse staffette: 4×100 stile libero, 4×100 mista e 4×100 stile mista. Le sue ambizioni? Rientrare tra le migliori otto del mondo e ritoccare ulteriormente i propri record. In un 2025 già carico di soddisfazioni, i Mondiali possono rappresentare il trampolino verso un futuro ancora più luminoso, magari già in prospettiva Los Angeles 2028, grande obiettivo di medio termine.
Dietro la sua esplosione c’è una crescita tecnica rapidissima, alimentata dal lavoro con il tecnico Thomas Maggiora e forgiata fin dagli inizi con il CS Roero. Dopo il diploma appena conseguito, per lei si aprono le porte dell’University of Virginia, negli Stati Uniti, una delle università più prestigiose del panorama natatorio americano. Un’avventura che renderà ancora più internazionale il suo percorso.
Ancora più giovane – è nato nel febbraio 2007 – Carlos D’Ambrosio ha stupito il mondo lo scorso anno, conquistando una clamorosa convocazione per i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Il “cucciolo” della spedizione azzurra non ha gareggiato nella finale, ma ha contribuito in batteria alla storica medaglia di bronzo della 4×100 stile libero, portando il suo mattone a una delle imprese più belle del nuoto italiano recente.
Ma la sua ascesa non si è fermata lì. Ai Criteria Giovanili di Riccione in vasca corta, D’Ambrosio ha abbattuto un primato che resisteva dal 2009: 1:41.61 nei 200 stile libero, meglio di Filippo Magnini e senza costume gommato. Un segnale di quanto Carlos sia ormai una realtà, capace di brillare sia nei 100 che nei 200 stile libero, dove proverà a giocarsi un posto in finale a Singapore.
Non solo gare individuali. Carlos è uno dei punti cardine di un progetto di rilancio della 4×200 stile libero maschile azzurra, una staffetta che per storia e potenziale può tornare protagonista grazie anche a lui, assieme a nuotatori come Matteo Megli e Luca De Tullio. Allenato da Luca De Monte al centro federale di Verona, dove si allenano anche campioni come Ceccon e Martinenghi, respira quotidianamente aria di alto livello. E sogna, già oggi, un’altra Olimpiade: Los Angeles 2028.
Con Sara Curtis e Carlos D’Ambrosio, l’Italia si presenta a Singapore non solo con le certezze di chi ha già vinto (Ceccon, Martinenghi, Quadarella), ma anche con la promessa di chi sta iniziando a farlo. Due ragazzi nati nel nuovo millennio, che nuotano veloci verso il futuro. I Mondiali saranno il primo banco di prova vero e completo per loro. Non sarà facile: il livello è altissimo e le sorprese dietro l’angolo. Ma i mezzi, il talento e la maturità non mancano. E soprattutto, non manca quella voglia di stupire che ha già fatto la differenza. I Mondiali 2025 potrebbero essere, per Sara e Carlos, il primo capitolo di una storia destinata a diventare importante. E l’Italia, nel frattempo, può sognare in grande.