Fondo

Nuoto di fondo, che cos’è la 3 km knockout: come funziona e cosa aspettarsi dall’Italia ai Mondiali

Giandomenico Tiseo

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Paltrinieri / Andrea Masini - DBM

La necessita di fare spettacolo. Sabato 19 luglio, nelle acque libere dell’isola di Sentosa (Singapore), penultimo atto del programma di questi Mondiali 2025 di nuoto di fondo. Dopo quanto accaduto in Coppa del Mondo e agli Europei di Stari Grad (Croazia), nella rassegna iridata ci sarà la novità della 3 km knockout.

Di cosa stiamo parlando? Il riferimento è a una gara a eliminazione diretta di 3 km, per l’appunto, con tre segmenti da 1500, 1000 e 500 metri in cui nuotatori e nuotatrici nelle ultime posizioni saranno eliminati e non potranno accedere al successivo step.

Pertanto, vi saranno tre turni. Il primo, su di una distanza di 1500 metri scremerà il gruppo dei partecipanti, in vista delle semifinali. Nel penultimo atto di un km, essere in top-10 (i migliori e le migliori 10) si tradurrà nella qualificazione alla finale dove ci si giocherà il titolo.

L’idea è quella di rendere più accattivante per il pubblico l’intera manifestazione e, nello stesso tempo, coinvolgere sempre di più gli atleti. In casa Italia, a rispondere all’appello dovrebbero essere Gregorio Paltrinieri e Matteo Diodato tra gli uomini e la coppia Ginevra Taddeucci/Antonietta Cesarano tra le donne. Le ambizioni da medaglia ci possono essere, ma il format si presta a chi è particolarmente dotato anche di uno spunto veloce.

Una caratteristica che potrebbe non corrispondere alle qualità degli azzurri, ma tanto dipenderà anche dalla gestione delle risorse energetiche a propria disposizione, ricordando il contesto particolarissimo in cui si gareggia: temperatura molto alte e difficoltà nel recupero. Per questo motivo anche i nostri portacolori potrebbero essere della partita.

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