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Novak Djokovic: “A livello di gioco mi sento all’altezza di Sinner e Alcaraz, ma devo resistere fisicamente”

Erik Nicolaysen

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Djokovic / Lapresse

Novak Djokovic, dopo Alex de Minaur, batte in rimonta anche Flavio Cobolli per 3 set a 1 e raggiunge la quattordicesima semifinale della carriera a Wimbledon. 6-7 6-2 7-5 6-4 lo score in favore del tennista serbo, che resta dunque in corsa per andare a caccia del 25° titolo Slam con la consapevolezza di dover fare però una grande impresa per battere il numero uno Jannik Sinner e poi eventualmente in finale il campione in carica Carlos Alcaraz (nettamente favorito nel match con Taylor Fritz).

Flavio ha disputato una buonissima partita. Complimenti a lui e al suo team perché stanno facendo grandi cose. Sono rimasto sorpreso dal suo gioco e dal suo rendimento al servizio, è un ragazzo molto talentuoso e sono convinto che lo rivedremo su questi palcoscenici in futuro. Ci eravamo già affrontati l’anno scorso sul cemento a Shanghai, quello di oggi è stato il primo nostro confronto sull’erba ma sapevo che avrebbe giocato bene anche su questa superficie“, il commento di Nole in conferenza stampa.

Sull’episodio della brutta scivolata e conseguente caduta proprio sul match point: “Sull’erba può capitare. Per il modo che ho di muovermi, mi aspetto di andare a terra più di una volta. Dopo quest’episodio sono stato comunque bravo a gestire i miei servizi e a portare a casa il match. Sto bene, ma in ogni caso farò valutare la situazione al mio fisioterapista“.

Djokovic si è poi proiettato verso la semifinale di venerdì con Sinner: Sarà sicuramente una grande partita, non vedo l’ora di giocarla. Competere contro ragazzi come Cobolli e Sinner mi dà la carica e mi fa divertire, considerando che ho 38 anni e riesco ancora ad arrivare nei turni più importanti di un torneo come Wimbledon. A mio modo di vedere, questo è e sarà per sempre un evento speciale per il nostro sport. Al Roland Garros vinse Jannik e giocò semplicemente meglio di me. Io stavolta voglio mettermi nella condizione fisica e mentale adatta per sostenere una partita lunga 5 set. Voglio pensare a me stesso e dare il massimo, darmi un’altra chance. Non potrei chiedere una sfida più stimolante di questa“.

Se parliamo di gioco, pur sapendo che Alcaraz e Sinner sono oggi i due dominatori del circuito, mi sento all’altezza. Il punto è riuscire a sostenere fisicamente una battaglia contro di loro. Ogni giorno lavoro duramente insieme a una decina di persone per mantenere a posto il mio corpo, tenerlo competitivo. E non nego che sia dura. Ma la motivazione di poter arrivare allo Slam numero 25 permette di superare ogni difficoltà“, sottolinea il 38enne di Belgrado.

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