GP Cechia

MotoGP, la tirannia di Marc Marquez scalfita da Brno? Numeri mostruosi, come nel 2014, quando proprio in Cechia arrivò una battuta d’arresto…

Francesco Paone Casati

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Marc Marquez / Valerio Origo

Abbiamo raggiunto la metà esatta della stagione 2025 di MotoGP. Undici gare sono andate in archivio, altrettante devono essere disputate. La classifica iridata vede Marc Marquez in testa con 83 punti sul fratello Alex e 147 su Francesco Bagnaia. Sostanzialmente, El Trueno de Cervera vanta l’equivalente di due weekend abbondanti di vantaggio sull’hermano menor e quasi quattro fine settimana di margine sul compagno di box!

Un distacco che, soprattutto in relazione al familiare, non rende pienamente giustizia alla supremazia totale di Marc, sulla quale è doveroso soffermarsi. A ben guardare, il trentaduenne catalano ha vinto 10 Sprint e 7 Gran Premi su 11 possibilità. Tradotto, si è fregiato di 17 successi tout-court su 22 conseguibili! Una mostruosità che non si vedeva da anni.

Il dato più eclatante è però un altro. Dei cinque appuntamenti in cui l’iberico non ha primeggiato, in tre casi c’è stato di mezzo un imprevisto. Due cadute (Austin e Jerez) a cui si deve aggiungere la lotteria della pioggia, vinta da Johann Zarco, andata in scena a Le Mans.

Marc è stato realmente battuto sul piano prestazionale solo ed esclusivamente a Silverstone, dove era oggettivamente in difficoltà. Secondo nella Sprint, alle spalle di Alex, e terzo nel Gran Premio. Un podio acciuffato con le unghie e con i denti dopo un duello finale con Franco Morbidelli, propiziato peraltro dal ritiro di Fabio Quartararo, leader solitario.

Tradotto, la Gran Bretagna è stata un episodio. Per il resto, Marquez non ha avuto rivali concreti. Viene dunque da chiedersi se abbia intenzione di stabilire qualche record legato al numero di vittorie stagionali, oppure se a un certo punto si accontenterà di portare a casa piazzamenti utili a perorare la causa iridata. La domanda è retorica, sia chiaro, la risposta la conosciamo tutti e può essere evinta da quanto accaduto al Sachsenring.

Domenica 20, però, si corre a Brno. Una pista che torna d’attualità a undici anni di distanza dalla stagione in cui MM93 dominò in maniera marcata tanto quanto sta facendo ora. Nel 2014, Marc vinse i primi 10 GP, vedendo interrotta la propria sensazionale sequenza proprio in Cechia, dove fu “solo” quarto. Senza trucco e senza inganno, venne battuto sul campo.

Accadrà lo stesso nei prossimi giorni? L’autodromo edificato in Moravia, dove si torna a correre dopo un lustro, rappresenta un’incognita sul piano dell’asfalto e dell’aderenza fornita. Talvolta ha generato situazioni anomale, proprio come Silverstone

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