GP Germania

Moto2, il Sachsenring ci dirà se Moreira sarà in grado di inserirsi nel duello Gonzalez-Canet per il titolo

Alessandro Passanti

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Diogo Moreira / Valerio Origo

Capita spesso che la Moto2 diventi il campionato con meno adrenalina dei tre che compongono il Motomondiale. Com’è accaduto negli anni più recenti, infatti, in diverse occasioni un pilota parte forte, fa il vuoto in classifica generale, e conclude la stagione senza particolari sussulti verso il titolo iridato. Nell’edizione 2025, invece, la classe mediana sta regalando emozioni a non finire.

Anzi, la sensazione è che siamo solamente all’inizio, dato che la Moto2 potrebbe regalarci ancora scenari del tutto inesplorati. Ma, come sempre, andiamo con ordine. Siamo ai nastri di partenza dell’importante fine settimana del Gran Premio di Germania, undicesimo appuntamento del Mondiale 2025, nonché penultimo prima delle vacanze estive. Dopo la rientrante tappa della Repubblica Ceca di Brno, infatti, il Motomondiale si prenderà 3 weekend liberi, prima del rientro in pista del Gran Premio d’Austria del 15-17 luglio.

A livello di classifica generale nella classe mediana troviamo Manuel Gonzalez con 159 punti e soli 5 di vantaggio sul connazionale Aron Canet in una battaglia davvero spettacolare. Terza posizione per il brasiliano Diogo Moreira, fresco vincitore di Assen con 128 punti, quarta per Jake Dixon con 98, quinto Barry Baltus con 94. In poche parole, quindi, quando tutti pensavano già ad un duello rovente in salsa spagnola tra Gonzalez e Canet, si inserisce nella lotta Moreira.

Il brasiliano, reduce da una vittoria, due secondi posti ed un quarto nelle ultime quattro uscite, ha messo in mostra miglioramenti importanti alla domenica e sembra assolutamente intenzionato a sgomitare per puntare a sua volta al titolo iridato della Moto2. Manu Gonzalez e Aron Canet sono avvertiti. A proposito di battaglie, si gareggia sul tortuoso tracciato del Sanchsenring, luogo ideale per sorpassi, contro-sorpassi e duelli roventi. La tappa teutonica ci chiarirà il futuro della classe mediana?

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