Tennis
Mattia Bellucci: “Il terzo turno a Wimbledon è un punto di partenza, non voglio fermarmi qui”
Si è interrotto al terzo turno l’ottimo percorso di Mattia Bellucci a Wimbledon 2025, perdendo in tre set dal padrone di casa britannico Cameron Norrie sul prestigioso Court 1 dopo aver battuto in precedenza Oliver Crawford e soprattutto il n.25 al mondo Jiri Lehecka. Il 24enne lombardo ha ottenuto così il miglior risultato della carriera in uno Slam e potrebbe ritoccare il suo best ranking (n.66 ATP, virtualmente sarebbe in questo momento 63°).
“Trovarsi su un campo così importante è stato impegnativo. Sono entrato con l’idea di godermi il contesto e sono certo che con l’esperienza lo farò di più. L’obiettivo è tornarci e giocare partite migliori. Sono entrato con i migliori intenti e con il desiderio di godermi il campo e divertirmi, l’ho fatto nei primi giochi e penso che il mio tennis lo abbia fatto vedere, poi però ho subito un po’ la situazione ma sono certo di poter migliorare anche in questo“, ha dichiarato l’azzurro dopo la sconfitta con Norrie.
“Oggi lui ha disputato un’ottima partita. La differenza l’hanno fatta le diverse altezze che lui ha tra dritto e rovescio. Ti fa giocare molte palle, io ero un po’ teso e il compito di giocare una palla in più non è stato semplice da gestire. Lui ti rimanda molte palle diverse, con traiettorie opposte tra dritto e rovescio. È stato bravo e anche a metà primo set, quando non stavamo giocando al meglio, mi ha fatto sentire la sua presenza. Non sono riuscito a trovare un piano B e lui in certi momenti mi è sembrato dominante, anche se il punteggio dei primi due set raccontavano una trama diversa“, il commento di Bellucci (fonte: SuperTennis).
Sulle problematiche che ha dovuto affrontare: “Ci sono state diverse difficoltà: la parte fisica, lo sconforto, non avere un vantaggio con il servizio. Non sapevo bene cosa fare ma spero che questo match sia solo un punto di partenza. Non mi voglio fermare qui. Giocare un 3° turno Slam, a Wimbledon, contro uno come Norrie, su un palcoscenico del genere, con lo stadio pieno, sono grandi esperienze…“.