Tuffi
Matteo Santoro, il primo lampo di un talento dalla classe indiscutibile: ora la sfida dai 3 metri, poi l’America
Matteo Santoro è da sempre considerato uno dei talenti più cristallini della storia dei tuffi italiani. Da quel clamoroso primo oro europeo nel 2021 a Budapest a questo incredibile oro mondiale a Singapore. Quattro anni nel quale il romano ha mostrato margini di crescita fenomenali, ottenendo risultati eccezionali sempre in coppia con l’amica di una vita Chiara Pellacani.
Per la strepitosa coppia azzurra è la quarta medaglia iridata consecutiva, arrivata dopo una gara formidabile. Chiara e Matteo sono riusciti a battere Australia e Cina, spingendosi dove mai nessuna altra coppia era mai riuscita prima nella storia dei tuffi. Dieci anni fa era arrivato l’oro di Tania Cagnotto dal metro, mentre ben cinquant’anni fa era stato Klaus Dibiasi dalla piattaforma (secondo oro dopo quello del 1973).
Dunque Matteo Santoro è il secondo tuffatore italiano a diventare campione del mondo. Il primo lampo di un talento cristallino, di un ragazzo dal potenziale fenomenale e che non sembra avere limiti. Questa rassegna iridata di Singapore sarà anche la prima dove disputerà una gara individuale, quella dai tre metri dove l’obiettivo è conquistare la finale e immagazzinare ancora più esperienza.
Quella dei tre metri sarà sicuramente una sfida personale importante per Santoro, che dopo l’estate volerà in America a Miami proprio nell’Università dove sta studiando e allenando Chiara Pellacani. Il romano avrà l’occasione di vivere un’esperienza decisamente significativa per la sua carriera, aiutato e supportato anche dall’amica di una vita, che sicuramente aiuterà Matteo ad adattarsi al meglio in questa nuova fase della sua vita sportiva.