Luciano Buonfiglio: “Se lavoriamo insieme, risultati ancora migliori di adesso. Quando si perde, bisogna riattivarsi subito”

Federico Rossini

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Buonfiglio / LaPresse

Al Fantini Club di Cervia, in questi giorni, si sta tenendo il forum “Lo sport fa viaggiare”. Un momento di condivisione, all’interno del quale si è anche tenuto uno speciale Focus Summer di OA Sport che ha visto protagonista il nuovo Presidente del CONI, Luciano Buonfiglio. Di seguito le sue parole al microfono di Alice Liverani.

Prima di tutto un apprezzamento al territorio romagnolo: “In Romagna si parte già a +10, perché siete delle eccellenze nel mondo in termini di accoglienza, che vuol dire turismo. E oggi lo sport viene fatto anche per turismo. Tutti questi elementi insieme, con la vostra professionalità nell’accoglienza e nelle strutture alberghiere, fa sì che, con una pianificazione degli impianti e una collaborazione con Federazioni, Comuni e Regioni, già fate tanto, ma può essere incrementato non solo in termini di qualità, ma anche quantità“.

E ancora sul rapporto CONI-Regioni: “Il solo fatto che io sia qui come Presidente del CONI vuol dire porre attenzione, collaborare con la Regione e le associazioni sportive, con il CONI regionale, per stimolare anche altre Federazioni a portare qui degli eventi, compatibilmente con la sostenibilità territoriale, con una sinergia con le altre Federazioni in maniera tale da prolungare una stagione estiva fino a Natale’“.

A proposito di De Pascale: “Ci siamo dati appuntamento per verificare come immaginare un protocollo d’intesa a seconda delle competenze per far sì che, se ognuno fa bene il suo ruolo, come in una squadra, si vince“.

Uno sguardo alla “sua” Federcanoa, che sta ottenendo interessanti risultati: “Stanno arrivando le medaglie di Lucrezia Zironi, che ha vinto il K1 1000 al Mondiale Under 23. Vuol dire che se vinci negli Under 23 sei nelle prime sei al mondo nei senior. Poi abbiamo vinto anche il C1 con Casadei, il K4 è arrivato secondo ed è un argento che non vincevamo da 15 anni, il K1 200 è bronzo… mi dispiace aver lasciato la Federazione (ride, ndr)!“.

Tra presente e futuro del suo mandato: “Sono ancora carico di entusiasmo. L’incarico è prestigioso, mi consente di essere presente in posti importanti. Venerdì ero dal Presidente della Repubblica con la Nazionale femminile di calcio, giovedì dal vicepremier Tajani per un progetto di coinvolgimento dello sport dell’Italia sportiva nel mondo, nominando ambassador con i nostri atleti di tutte le Federazioni, di valorizzare i nostri centri di preparazione per inserirli nel piano Mattei nei confronti dell’Africa come hub di accoglienza. Siamo partiti con 20 commissioni per coinvolgere tutti i partecipanti del consiglio nazionale. Siamo stati dal Ministro della Sanità per immaginare, insieme al Ministro della Pubblica Istruzione e al Ministro dello Sport, i nuovi Giochi della Gioventù, che possono coinvolgere più di 20.000 ragazzi, facendo fare loro la visita medica alle elementari. Stiamo proponendo tantissimi progetti, ed è per questo che ho proposto tanti presidenti federali, di discipline associate, di enti di promozione, atleti e tecnici. Se lavoriamo tutti insieme, pianificando i nostri prossimi 4 anni e non lavorando in emergenza, sicuramente potremo lasciare qualcosa di meglio rispetto a quello di adesso“.

E non manca un pensiero ai giovani: “Ogni volta che mi capita di parlare con gli atleti dico che innanzitutto bisogna avere rispetto per se stessi: una vita sana, in cui ci s’impegna, in cui non va mai dato nulla per scontato, dove se ti capita di perdere devi capire perché e riattivarti subito per non perdere tempo, ma soprattutto non perdere tempo, che è il bene più prezioso che abbiamo, come un conto corrente dal quale prelevi sempre e non puoi mai caricare. Una volta che l’hai prelevato è perduto. E poi essere un modello di comportamento quotidiano. Ho fatto l’atleta, ma ancora oggi almeno 4-5 volte a settimana riesco a ritagliare 40-50 minuti di attività. Alla mia età bisogna manutenersi. Serve vivere in equilibrio: se ci facciamo schiacciare da telefono, pc, meeting, no. Serve un attimo per star bene, perché se non stai bene tu non puoi far star bene gli altri“.

IL FOCUS CON LUCIANO BUONFIGLIO

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