Tennis

Jannik Sinner a cuore aperto: “I match-point di Parigi? Certo che ci penso, ma mi fanno venire più voglia di lavorare”

Stefano Villa

Pubblicato

il

Sinner / Lapresse

Jannik Sinner ha esordito in maniera brillante a Wimbledon, regolando Luca Nardi in tre agevoli set e proseguendo così la propria avventura nel terzo Slam della stagione. Il numero 1 del mondo non ha avuto particolari problemi nel derby (quindicesimo successo in altrettanti incontri disputati contro dei connazionali sul circuito maggiore) e al secondo turno se la dovrà vedere con l’australiano Aleksandar Vukic, rivale che sulla carta non dovrebbe impensierire più di tanto il fuoriclasse altoatesino.

Il fuoriclasse altoatesino ha fatto un punto della situazione: “Il servizio non è il mio punto debole. Certo, se servissi al 75% sarebbe meglio, ma ci stiamo lavorando tanto. Anche oggi, con il sole in faccia nelle prime fasi, ho dovuto cambiare qualcosa nel lancio di palla, ma la cosa bella è che sento i progressi, partita dopo partita”.

Darren Cahill ha detto che Sinner ha cercato di imitare John Isner al servizio e il tre volte Campione Slam ha sorriso: “Non lo sapevo, certo che lo guardiamo, come tanti altri, ma ogni giocatore ha il proprio servizio. Io provo a migliorare il mio guardando un po’ tutti, ma sempre mantenendo quello che mi appartiene. Oggi mi sono sentito davvero bene, soprattutto con la prima“.

Il numero 1 del mondo si è poi lasciato andare a un passaggio interessante:Siamo gente di montagna: quando si lavora, si lavora. Poi c’è tempo per tutto il resto. Ho visto i miei genitori, sempre impegnati nel ristorante per giornate lunghissime, eppure quando tornavano a casa riuscivano a farci sentire il loro affetto. Magari avevano mille problemi, come tutti, ma per me e mio fratello c’erano sempre. Non esistono scorciatoie: la strada è quella, e sai cosa devi fare per arrivare in cima“.

Jannik Sinner è poi tornato sulla finale del Roland Garros persa contro lo spagnolo Carlos Alcaraz dopo aver avuto a disposizione tre match-point: “Certo che ci penso, ma non mi spacco la testa. È stata una partita eccezionale e una sconfitta così ti fa venire voglia di lavorare ancora di più. Voglio dimostrare, prima di tutto a me stesso, che quella del Roland Garros è alle spalle“.

Il nostro portacolori si è soffermato sul prossimo rivale, l’australiano Vukic: “Un gran servitore, ottimo dritto. Non avrà nulla da perdere, ma io voglio giocare il mio tennis e continuare su questa strada”.

Exit mobile version