Tennis
Jannik Sinner rivela: “Mai pensato di ritirarmi. La velocità del servizio non è ancora come dovrebbe”
Jannik Sinner rialza la testa dopo il grande spavento di lunedì sera contro il bulgaro Grigor Dimitrov (ritiratosi per un infortunio al pettorale sul 2-2 al terzo dopo aver vinto i primi due set), batte per la sesta volta consecutiva lo statunitense Ben Shelton senza concedere neanche un parziale (7-6 6-4 6-4) e approda in semifinale a Wimbledon 2025.
Il numero uno al mondo, che sfiderà venerdì il fuoriclasse serbo Novak Djokovic per andare a caccia della prima finale in carriera ai Championships, sembra essersi messo alle spalle il fastidio al gomito destro (in seguito ad una caduta avvenuta nel primo game del match precedente) che aveva reso un po’ più conservativo il suo percorso di avvicinamento alla partita di ieri sul Court 1 dell’All England Club.
“Ho sempre pensato di poter giocare, perché comunque prima di ritirarmi ci vuole veramente tanto soprattutto in uno Slam. Certo, eravamo preoccupati ed in un momento non semplice, poi ieri io volevo comunque giocare i 20 minuti giusto per vedere come sentissi il gomito. Dall’altra parte invece c’era Simone (Vagnozzi, ndr) che pensava fosse meglio riposare, però io mi sono sentito di provarci e stamattina ero felice di andare in campo per valutare le mie condizioni“, racconta Jannik.
“Sono stato bene. Magari la velocità del servizio non è lì dove normalmente è, però oggi ho servito molto molto bene. Ho cambiato tanto la direzione e la rotazione della palla, quindi sono contento di come ho giocato e ovviamente sono super felice di essere in semifinale“, aggiunge il 23enne altoatesino ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria su Shelton.