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Jannik Sinner: “Non ho ancora provato tensione, ma ogni giorno può succedere qualcosa. Non penso a Parigi”

Stefano Villa

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Sinner / Lapresse

Jannik Sinner ha strapazzato lo spagnolo Pedro Martinez con il punteggio di 6-1, 6-3, 6-1 e si è così qualificato agli ottavi di finale di Wimbledon, dove se la dovrà vedere con il bulgaro Grigor Dimitrov. Dopo tre sfide decisamente abbordabili, il numero 1 del mondo dovrà alzare l’asticella contro il numero 19 del tabellone ma partirà comunque con tutti i favori del pronostico per rientrare tra i migliori otto del terzo Slam stagionale.

Per il momento il fuoriclasse altoatesino ha ceduto soltanto diciassette game ai propri avversari, due in meno rispetto a quanto Roger Federer fece sui sacri prati nel 2004. Una statistica che non interessa il nostro portacolori, come ha dichiarato in conferenza stampa: “Questo è un dato che vale quel che vale. Non ci guardo molto. So che tutto può cambiare velocemente da un turno all’altro. Guardavo i suoi match, era tutto un altro tennis, più serve and volley, ma era bellissimo da vedere. Non ho mai avuto la fortuna di affrontarlo ufficialmente“.

Al campione di Australian Open e US Open è stato chiesto se sia meglio un cammino agevole come il suo oppure uno caratterizzato da battaglie come quello che ha per ora affrontato il suo grande rivale Carlos Alcaraz: “Non c’è un meglio o un peggio. Ho speso poco tempo in campo, questo è un vantaggio, ma forse non ho ancora provato tensione vera, però se posso chiudere in fretta, lo faccio. Ogni giorno può succedere qualcosa: si dorme male, ti fai male, tutto può cambiare in un attimo“.

Jannik Sinner si è soffermato anche sul cammino di avvicinamento dopo la finale persa al Roland Garros: “Abbiamo preparato Wimbledon con grande attenzione. Non so cosa può succedere nel futuro, magari reagisci bene, magari no, ma io ora sto bene. Non penso più a Parigi. Ho altre cose su cui concentrarmi“.

Il numero 1 del mondo ha parlato del prossimo avversario: “Ha colpi che possono fare male, è un giocatore diverso rispetto a quelli già affrontati. Abbiamo preparato Wimbledon con grande attenzione. Non so cosa può succedere nel futuro, magari reagisci bene, magari no, ma io ora sto bene. Non penso più a Parigi. Ho altre cose su cui concentrarmi“.

Qualche parola anche sulle attività extra campo, per dichiarare che domani non andrà a Silverstone per guardare la F1 ma che si allenerà a Wimbledon e che a casa si cimenta anche con la cucina: “Faccio cose semplici, ieri ho preparato un po’ di carne e pasta. Scelgo piatti sicuri, che si possono mangiare“.

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