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Golf: Scheffler vola e guida a metà British Open 2025. Francesco Molinari supera il taglio

Federico Rossini

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Scheffler / LaPresse

Si è avviato a conclusione il secondo giro dell’Open Championship, in Italia declinato come British Open, al Royal Portrush. Per quest’edizione numero 153 c’è una novità che potrebbe scoraggiare parecchi: forse Scottie Scheffler ha capito come interpretare anche i link. Giro magnifico, il suo odierno, a -7: lo porta al comando con lo score complessivo di -10, per effetto di otto birdie e un bogey. A questo punto, se davvero il numero 1 del mondo ha iniziato a capire anche questi campi, una domanda sorge spontanea: c’è un posto dove nascondersi per tutti gli altri?

Seconda posizione per un ottimo Matt Fitzpatrick: l’inglese, pur pagando tre bogey e scendendo dalla leadership, resta in ogni caso su un ottimo piano grazie al -5 di oggi e al -9 totale che, almeno per oggi, viene riequilibrato da otto birdie. L’USA Brian Harman e il cinese Haotong Li sono gli ultimi a far parte di quello che, per ora, è un vero e proprio gruppo di testa: i due si trovano a -8.

La quinta posizione è appannaggio di  un gruppo discretamente ampio e formato dal danese Rasmus Hojgaard, dagli USA Chris Gotterup (bravissimo anche lui, -6 oggi) e Harris English, dallo scozzese Robert MacIntyre e dall’inglese Tyrrell Hatton. Tutti loro sono a -5, abbastanza staccati: resta da vedere se uno di loro riuscirà a prendere in mano la situazione verso le vette. Decimi l’altro Hojgaard, Nicolai, e l’ulteriore americano Tony Finau, entrambi a -3. Poco più dietro Rory McIlroy, nel gruppo dei dodicesimi a -3.

Francesco Molinari è l’unico italiano a superare il taglio. Lo fa con il 51° posto dopo un giro molto regolare, pari con il par, con il quale scende di sei posti, ma nel quale non rischia mai davvero di scendere nella zona di pericolo. Resta invece fuori, e in maniera beffarda, Matteo Manassero, 71° a +2. Anche lui pari con il par come Chicco, ma fondamentalmente gli sarebbe bastato sottrarre dallo score già solo uno dei tre bogey alla 1, alle 6 o alla 16 per potersi giocare il weekend là dove, nel 2009, fu Silver Medal. Non si riprende invece Guido Migliozzi, che gira in +6 una seconda volta e chiude così a +12, con il 152° posto finale.

Capitolo big: escono di scena il cileno Joaquin Niemann (con saldo negativo di 51 posizioni rispetto a ieri per un doloroso +3), Zach Johnson (ex vincitore), Collin Moikawa, Brooks Koepka, Sahith Theegala e JT Poston, e sono i nomi più pesanti al pari dell’australiano Adam Scott. Il colpo all’incontrario, però, è del thailandese Sadom Kaewkanjana: sesto ieri, perde 107 posti con il +8 odierno e deve salutare un torneo che per lui prometteva molto bene. Non supera il taglio nessun amateur, il migliore, con +3, è l’americano Ethan Fang.

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