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Ginevra Taddeucci forse ai saluti: “Non so se sia stato il mio ultimo Mondiale. Ci sono delle falle organizzative”

Federico Rossini

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Taddeucci / LaPresse

Il secondo posto, con annessa medaglia d’argento, di Ginevra Taddeucci nella 10 km del nuoto di fondo ai Mondiali di Singapore è la gioia più bella della fiorentina, assieme al bronzo olimpico di Parigi. Ancora una volta condizioni complesse, ma è riuscita a gestirle bene con un gran risultato.

Queste le sue parole alla Rai: “Mi mancava questa medaglia. Ne volevo una tutta mia, nella 10 km è un coronamento di tutta la mia carriera, nemmeno so se questo è il mio ultimo Mondiale. Sono veramente contenta, è stato veramente difficile, l’acqua era davvero calda. Con Moesha (Johnson, N.d.R.) avevamo preparato un altro tipo di gara, è andata bene. Sapevo che lei sarebbe scappata, ho pensato scappiamo insieme, ci diamo una mano. Facciamo 5°-6° giro? Mi son detta ‘cosa sta facendo’? Voleva stare lì, va bene. Sono molto contenta. Vedevo che le atlete non si staccava, con la mano cercavo di lanciarla, stile ‘portami via’! Con queste temperature era davvero difficile, in alcuni momenti era un pochino più fresca, ma è stato veramente terribile. Questa è la mia prima medaglia mondiale. Vorrei ringraziare il mio allenatore, le Fiamme Oro, ma vorrei dedicarla a me e ai miei genitori, a mia mamma e mio babbo. Questa medaglia è soprattutto per lei, che è una donna fantastica che certe volte neanche so come ringraziare“.

Ma la sua è anche una nota di furia nei confronti di chi questi Mondiali li organizza: “Eravamo molto arrabbiate, ne parlavo ieri sera con Greg. Rimandare una gara così importante dove la qualità dell’acqua non era mai stata tirata fuori… non è possibile che alle 11 ci dicano che la gara è annullata, non esiste una cosa del genere e non esiste che stamattina abbiano fatto la stessa identica cosa coi maschi. Secondo me ci sono delle falle nel sistema di World Aquatics. Abbiamo difficoltà a gareggiare con 17-18 gradi e la facciamo senza muta e ci mettono sempre in difficoltà. A 31 non possiamo gareggiare, diciamo che era a 30.9… Spero che qualcosa cambi, ci sarà l’elezione di un nuovo rappresentante degli atleti e spero vengano cambiate molte cose, è tutto sbagliato. Non vedo l’ora di bere tre litri di acqua! Ringrazio chi ci ha guardato“.

Decimo posto, invece per Barbara Pozzobon, anche lei intervenuta presso la tv di Stato: “Uno viene qua e s’aspetta di fare sempre il meglio. Sono soddisfatta, sicuramente mi manca ancora qualcosa per essere al top. Dal prossimo anno cambieremo qualcosa nell’allenamento e si vedrà. Con gli anni bisogna sempre trovare nuovi stimoli: all’inizio quando si è giovani è tutto facile, l’anno scorso e quest’anno sono stati impegnativi per trovare motivazione e voglia di rimettersi in gioco. Sono soddisfatta di aver ritrovato fiducia. Sono contenta per Ginevra che ha dimostrato di essere tra le migliori al mondo“.

Intervistato anche Giovanni Pistelli, l’allenatore di Taddeucci: “Grande sofferenza perché siamo a esplorare temperature limite e non sapevamo bene cosa poteva succedere soprattutto nell’ultimo giro. Ho visto che ha preso diverse volte l’acqua, quindi aveva molta sete. Stavolta in fuga erano in cinque a differenza di Parigi, quindi ha avuto paura fino all’ultimo, ma è stata brava. Fino a 3-4 anni fa vedevamo perdere il podio nell’imbuto, adesso succede sempre più raramente. Non molla, arriva a trovare le energie che pensavamo non avesse più, a scavare il fondo del barile. Quando mi ha abbracciato all’arrivo ha sussurrato ‘non so se riesco a fare la 5’. Lei ti tiene sempre sul filo! Domani è un giorno molto importante, farà solo bagni rinfrescanti e rilassanti, magari un trattamento col fisioterapista che la rimette in pista per la 5 km“.

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