Tennis
Flavio Cobolli: “Dio non mi ha dato il servizio, ma le gambe. Odiavo l’erba, ma ora…”
Flavio Cobolli ha sconfitto il ceco Jakub Mensik con il perentorio punteggio di 6-2, 6-4, 6-2 e si è qualificato agli ottavi di finale di Wimbledon. Prestazione di forza da parte del nostro portacolori, che ha travolto il numero 15 del tabellone e si è così guadagnato il diritto di proseguire la propria avventura sull’erba londinese, dove ora se la dovrà vedere contro chi avrà la meglio nella sfida tra lo spagnolo Jaume Munar e il croato Marin Cilic.
Flavio Cobolli ha analizzato la propria prestazione in conferenza stampa: “Ovviamente ho grande motivazione e voglia di far bene quindi credo che la voglia di vincere che avevo oggi sia stata molto importante e credo che mi abbia dato quella spinta per giocare un buon tennis per tutto il mach. Sono stato concentrato, solido e ho fatto le cose giuste senza aver fretta di fare qualcosa che magari poteva cambiare. Credo sia stata una buona partita”.
Il tennista romano ha poi proseguito: “Credo di avere la fortuna di sapermi muovermi su tutte le superfici, Dio non mi ha dato il servizio ma mi ha dato le gambe. Mi trovo bene a muovermi, anche a vincere dei punti in difficoltà, sto imparando a scivolare con una buona reattività per tornare subito per la palla dopo, sono piccole cose che mi aiutano nel mio gioco e oggi hanno fatto la differenza. Credo di essermi mosso in campo meglio di lui e alla fine penso di esserli sempre stato appresso e l’ho costretto a fare cose sempre diverse mentre io ho proseguito sempre sulla mia strada e questa è stata la chiave della partita”.
L’azzurro incrocerà il vincente del confronto tra lo spagnolo Jaume Munar e il croato Marin Cilic: “Sono appena entrati, qualcosa mi andrò a vedere, non tanto. Ad inizio settimana ho detto che Munar è molto forte negli Slam quindi credo che anche lui come a me piace l’erba, si muove bene. L’altro è un giocatore forte, ci ho giocato a Parigi ma qua è un’altra storia. Ovviamente sono cosciente che potevo beccare Jannik, Carlitos e Nole, però se sono arrivati fin qua un motivo ci sarà”.
Grande emozione per l’approdo agli ottavi di finale: “È qualcosa che ho sognato tanto, da quando ho iniziato a giocare a tennis e farlo proprio qui è fantastico, è bellissimo essere arrivato al quarto turno. Penso di aver giocato una delle migliori partite della mia vita, quasi perfetta direi. Sono davvero felice di giocare su questa superficie perché mi rende felice, ma ora è il momento di recuperare e pensare al prossimo turno”.
Un’analisi sul rapporto con l’erba: “Tre anni fa odiavo completamente l’erba per il mio tipo di tennis. In Italia iniziamo a giocare sulla terra battuta, la maggior parte dei campi sono in terra quindi quando passi al cemento, soprattutto indoor, o all’erba è completamente diverso e ti serve tempo per adattarti. Adesso penso che mi renda felice perché sto giocando bene, ovviamente, ma anche perché posso provare cose diverse rispetto alla terra o al cemento. Penso che sia una cosa positiva per me perché credo di avere uno dei migliori colpi di risposta del circuito. Quando rispondi su questa superficie, è qualcosa che mi rende felice. Non so esattamente perché, ma mi piace davvero tanto giocare qui”.