Equitazione

Equitazione: l’Italia prova a stupire agli Europei 2025 di salto ostacoli

Michele Cassano

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Giulia Martinengo Marquet - Photo LiveMedia / Roberto Tommasini

A La Coruña è quasi tutto pronto per l’inizio degli Europei 2025 di salto ostacoli. Sul campo di gara galiziano si stanno definendo le ultime cose prima che i concorrenti arrivino a sfidarsi insieme ai loro cavalli.

Un totale di 92 binomi iscritti, in rappresentanza di 23 nazioni, 18 delle quali saranno in competizione per la classifica per nazioni, nella 38esima edizione della rassegna continentale, la terza in Spagna dopo quelle di Gijón nel 1993 e Madrid nel 2011, in un amarcord storico che vede la prima edizione assoluta della rassegna a Rotterdam nel 1957 (solo individualisti) e l’aggiornamento con anche la classifica a squadra inserita a Monaco di Baviera nel 1975.

Austria, Belgio, Cechia, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Ungheria, Irlanda, Israele, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Spagna, Svizzera e Svezia: queste le squadre in concorso, mentre Cipro, Estonia, Finlandia, Liechtenstein e Slovacchia saranno rappresentate a livello individuale.

Il team azzurro vuole stupire. Dopo i deludenti Europei 2023 di Milano, dove i risultati non hanno portato alla qualificazione a squadre alle Olimpiadi di Parigi 2024, il settore del salto ostacoli ha vissuto la sua personale riscossa raccogliendo importanti risultati in giro per il mondo, fra cui anche la finale individuale ottenuta da Emanuele Camilli ai Giochi parigini (risultato che mancava dal 2004). Ora la squadra composta dall’esperto Piergiorgio Bucci (su  Hantano), dalla solida Giulia Martinengo Marquet (su Delta del’Isle), dal giovane in ascesa Giacomo Casadei (su Marbella du Chabli), dalla sorpresa Paolo Paini (su Casal Dorato) e dal redivivo Riccardo Pisani (su Chatolinue PS) ha la volontà di stravolgere i pronostici andando a insidiare squadroni come quello britannico (campione olimpico a Parigi 2024) o potenze del calibro di Francia, Germania, Svezia (che difende il titolo ottenuto nel 2023), Paesi Bassi e Irlanda.

Il titolo a squadre, che si assegnerà venerdì, ma anche quello individuale, con le medaglie che verranno definite domenica: chissà quale potrà essere il binomio in grado di succedere allo svizzero Steve Guerdat e al suo Dynamix de Belheme. L’elvetico, medaglia d’argento individuale a Parigi, riuscirà a ripetersi montando questa volta Albfuehren’s Iashin Sitte? A parlare sarà come sempre il campo di gara, le proprie barriere e gli sforzi dei cavalieri, delle amazzoni e dei cavalli.

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