Tennis
ATP Finals a Torino anche nel 2026. Binaghi: “Speriamo di risolvere velocemente i problemi”
Le notizie, di fatto, sono due. La prima è che le ATP Finals, già a Torino dal 2021 al 2025, avranno un’ulteriore edizione nel capoluogo piemontese, quella del 2026. Non è un segreto che per il futuro ci sia la concorrenza di Milano, ma intanto l’Inalpi Arena si guadagna un’altra edizione del torneo dei migliori otto del circuito maschile.
La seconda, invece, viene dalle parole di Angelo Binaghi, numero 1 della FITP, alla presentazione del masterplan dell’edizione 2025. Il fatto è legato alla governance, e a quel Decreto Sport che porterebbe a condividere l’organizzazione con Governo e Sport e Salute e che, poche settimane fa, ha provocato anche una lettera da parte dell’ATP al presidente federale.
Queste le parole di Binaghi riportate dall’ANSA: “Se il problema è la visione che io ho di quello che deve essere la Federazione italiana tennis nel mondo, perché credo sia una ricchezza per il Paese avere una Federazione di uno sport così grande, universale, che è capace di competere con tutti i colossi mondiali, non solo nel settore tecnico ma anche organizzativo, se questa visione non è condivisa, ebbene, è giusto che ci provi un altro, perché io non conosco altri sistemi nell’interpretare il mandato che mi hanno dato le mie società di continuare a valorizzare quello che gestisco e vincere. Io voglio vincere, e mi chiedono di perdere o di pareggiare non sono capace, bisogna che lo faccia un altro“.
Le dichiarazioni, che si accompagnano ad altre in cui viene spiegato il successo sempre crescente delle Finals (con annesso aumento di circa 700 posti dal vivo per quest’anno, e altri verranno aggiunti nel 2026), nei fatti fanno capire come il contrasto relativo al tema esista e sia di un certo conto. Rimane una vicenda della quale va tenuta d’occhio l’evoluzione. Certo è che, ad oggi, le cose stanno così: Finals in Italia fino al 2030, e anche con il plus della Coppa Davis (nel suo attuale format) con le Final 8 dalle nostre parti per tre anni.