Pagelle Mondiali nuoto 2025: una Quadarella mai vista; sconfitta inattesa per Ceccon

Enrico Spada

Pubblicato

il

Quadarella/Giorgio Scala e Andrea Staccioli / DeepBlueMedia.eu

PAGELLE MONDIALI NUOTO SINGAPORE 2025 TERZA GIORNATA

Conquista altre due medaglie l’Italia in questa spedizione a Singapore che ha già portato cinque podi, quattro argenti e un bronzo. Un po’ di delusione per il secondo posto di Thomas Ceccon nella finale dei 100 dorso ma ha dato il massimo l’azzurro, ha nuotato a 3 decimi dal suo record del mondo, è sceso sotto i 52″ ma non è bastato perchè Coetze ha sorpresa tutti portando a casa un oro per il Sudafrica che al maschile non vinceva dal 2019 con Zane Waddle nei 50 dorso. Argento fantastico per Simona Quadarella alle spalle della imperatrice Ledecky. Personale e record europeo per la migliore Quadarella di sempre. Carlos D’Ambrosio è andato vicino al personale per il sesto posto nei 200 stile libero, sesto posto un po’ più amaro per Anita Bottazzo che ha fatto peggio rispetto alla semifinale e non è riuscita a salire sul podio.  Buone notizie dalle semifinali. Domani ci sarà Cerasuolo al via della finale dei 50 rana, mentre non ci sarà Martinenghi, eliminato, e ci saranno Alberto Razzetti e Federico Burdisso al via della finale dei 200 farfalla.

SIMONA QUADARELLA 10: Più di così non poteva fare. Quella di oggi in vasca era una delle migliori Ledecky di sempre e la romana l’ha impensierita, l’ha costretta ad accelerare quando di solito l’americana è abituata a gestire perchè sentiva il fiato sul collo dell’azzurra. La migliore versione di Simona Quadarella da quando si è affacciata al mondo del grande nuoto internazionale con il bronzo di Budapest 2017: ha incanalato la rabbia con cui era uscita da Parigi 2024 sui binari giusti ed ha sfoderato una prova meravigliosa che forse apre una nuova era, in attesa degli 800.

THOMAS CECCON 7.5: Vuol dire che il nuoto italiano è davvero diventato grande se si sta qui a discutere di una medaglia d’argento mondiale. Si discute perchè quando in vasca c’è Thomas Ceccon è davvero difficile non farlo. Il piano gara voleva un Ceccon più controllato al passaggio e travolgente nel finale. La ciambella è uscita, il buco, forse si poteva fare meglio perchè a farlo meglio è stato il sudafricano Coetze che ha battuto lo specialista veneto, autore, comunque, di una gara di altissimo spessore, sotto i 52″, muro che non abbatteva da ben tre anni.  E’ un secondo posto che qualche rimpianto lo lascia dietro a sè.

ANITA BOTTAZZO 6: L’occasione era ghiotta, inutile girarci attorno, e la veneta di stanza in Florida se la alascia sfuggire non senza rimpianti. Fino ai 70 metri fa la gara che tutti si aspettavano, sfruttare la velocità di base e costringere le avversarie e sprecare energie per rincorrerla. le energie, però, stavolta la tradiscono e resta senza benzina a pochi metri dalla fine, chiudendo al sesto posto. La sufficienza c’è ma oggi avrebbe sicuramente potuto fare di più

CARLOS D’AMBROSIO 8: Che finale per il giovanissimo veronese che se la gioca fino alla fine. E’ una gara stellare, con un manipolo di ragazzi che potrebbe riscrivere la storia della specialità, è una partita a scacchi giocata su ritmi indiavolati e lui non si fa trovare impreparato. fa la gara che vuole fare, risale nell’ultima vasca ma non abbastanza per inserirsi nel gioco delle medaglie. Avrà altre possibilità perchè il livello è già altissimo e i margini di miglioramento sono ampi.

SIMONE CERASUOLO 8: Migliora il personale da subito, in batteria, poi in semifinale non è perfetto e si fa superare dal cinese Qin. Dà l’impressione di averne tanta di birra in corpo e di poter scatenare i cavalli in finale. L’opportunità di andarsi a prendere la prima medaglia mondiale c’è per l’imolese che mai come ora può emulare il concittadino Fabio Scozzoli.

NICOLO’ MARTINENGHI N.G.: In condizioni normali una gara del genere sarebbe da insufficienza pesante ma lo spezzatino letale lo ha messo in ginocchio e di cartucce da sparare probabilmente ne aveva solo una. Poco brillante, poco esplosivo, non riesce mai ad entrare in partita in semifinale e deve alzare bandiera bianca, con onore.

BIANCA NANNUCCI 7: Esordisce al Mondiale dei grandi tre settimane dopo i trionfi europei juniores. Giovane, inesperta e probabilmente con una condizione non ottimale come agli Eurojunior. E comunque si lascia alle spalle qualche rivale di livello, pur senza riuscire a centrare la semifinale.

LUCA DE TULLIO 5: Lontano dai suoi standard abituali ma i problemi fisici che lo hanno disturbato e non poco nella prima parte della stagione in piena preparazione hanno presentato il conto a più riprese quest’anno. Ha lottato ma mancava la benzina.

FEDERICO BURDISSO 8: Sembrava un campione perso per il nuoto azzurro. Si è rimesso in gioco, facendo grandi sacrifici, accettando una situazione non comoda, passando notti in camper pur di allenarsi con Simone Palombi e provare a tornare quello che era. Forse ancora il percorso non è completato ma una finale mondiale tre anni dopo quella olimpica che gli regalò il bronzo a Cinque Cerchi è già una tappa fondamentale. La tattica di gara è molto simile a quella della prima fase di carriera, vedremo dove lo porterà.

ALBERTO RAZZETTI 8: In un panorama di giganti, pur senza i due colossi Milak e Marchand, Razzetti recita il ruolo di quarto o quinto incomodo. Salire sul podio è difficile perchè tre sulla carta più forti ci sono ma essere lì, magari migliorandosi ulteriormente come è accaduto già oggi, può essere già un obiettivo importante e poi se qualcuno davanti si pianta, bisogna essere pronti ad andarlo a prendere.

 

Exit mobile version