Atletica

Virginia Troiani: “Sono in una dimensione che non mi aspettavo. Grandi premesse per la 4×400”

Erik Nicolaysen

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Troiani / Maraviglia FIDAL Lombardia

Virginia Troiani è stata l’ospite dell’ultima puntata di Sprint Zone, trasmissione di approfondimento sull’atletica leggera condotta da Ferdinando Savarese e visibile sul canale Youtube di OA Sport. La 29enne lombarda è reduce da un grande exploit a Busto Arsizio, in cui è diventata la quinta italiana più veloce di sempre sui 400 metri migliorando di quasi otto decimi il personale con un notevole 51.33.

Mi aspettavo di fare il personale e anche di scendere sotto i 52 secondi, proprio per le sensazioni che avevo avuto sia nei primi test ad aprile sia in staffetta alle World Relays di Guangzhou. Non mi aspettavo un 51 così basso, ecco. Quello no. C’è stato un attimo infatti, quando ho visto il cronometro, in cui ho pensato che magari avevano sbagliato a prendere il tempo. Le sensazioni però erano buone. Io avevo già fatto un esordio su gare spurie ad aprile, nei 300 e nei 500 in due giorni consecutivi proprio come test in preparazione dei Mondiali di staffette, facendo 37.42 sui 300 e soprattutto 1:09.36 sui 500 da sola. Sapevo quindi di stare bene“, racconta l’azzurra.

Poi in Cina ho avuto la conferma in un contesto globale di star bene, già nella batteria in cui mi sono trovata a correre un po’ da sola a inseguire le tre ragazze davanti che correvano in 50 lanciato, un treno non facile da inseguire. Però comunque ho fatto un 51.16 da sola che mi ha dato molta sicurezza, poi nel turno di ripescaggio sono riuscita ad esprimermi davvero al 100% ed è stata una frazione che mi ha dato tanta sicurezza, quindi sapevo di stare bene e di poter fare molto bene“, prosegue la 29enne tesserata per la Cus Pro Patria Milano.

Ho sempre avuto più qualità di resistenza che di velocità. Sono riuscita comunque negli ultimi anni, nonostante l’età, a migliorare un pochino sulla velocità e soprattutto quest’anno ho cambiato tipo di preparazione con il mio allenatore Vittorio Ramaglia, che mi segue da quando ho iniziato a fare atletica. Il mio personale era del 2022 con il 52.10 di Firenze, poi ho avuto due stagioni di stallo. Nel 2023 ero stata frenata da un paio di infortuni, avevo avuto due piccole lesioni al bicipite femorale che mi avevano rallentato. Nel 2024 non sono riuscita a trovare la chiave per sbloccarmi, anche se avevo avuto dei miglioramenti sulla velocità, quindi quest’anno abbiamo deciso di fare una preparazione più in ottica 800: allungare e fare più aerobico per provare a tenere il mio picco di velocità, che ormai non è più particolarmente migliorabile. Magari proverò a fare anche uno o due 800 a fine stagione“, spiega Troiani.

Sulla crescita della staffetta azzurra 4×400:Vedendo tutte le frazioni delle World Relays in Cina, quest’anno stiamo tutte bene. C’è un grandissimo stato di forma tra le quattrocentiste italiane e questo, in ottica di qualcosa di importante per la staffetta ai Mondiali di Tokyo, fa ben sperare. Siamo in tante“.

Sulle nuove prospettive per il prosieguo della stagione: “Adesso non ho ancora ben realizzato cos’è successo e come cambierà la situazione. Diciamo che c’è sollievo, perché finalmente sono riuscita a fare questo risultato che aspettavo da un po’, ma chiedo anche: ‘L’ho fatto adesso a maggio, cosa può succedere ancora dopo?’. È una dimensione che non mi aspettavo così all’improvviso, quindi ora l’importante sarà tenere la testa salda per continuare la stagione su questo trend e non farmi spaventare, mettendomi il freno di accontentarmi di questo tempo. Ora voglio scoprire cosa c’è di più. Comunque era già prevista una doppia periodizzazione per le World Relays e poi ricaricare di nuovo in vista di agosto-settembre per gli Assoluti ed i Mondiali“.

Questo e molto altro nella video intervista integrale a Virginia Troiani, nell’ultima puntata di Sprint Zone.

VIDEO INTERVISTA VIRGINIA TROIANI

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