Roland Garros
Tartarini loda Musetti: “Sono vittorie che aiutano a salire di livello, oggi mi ha dato più retta del solito…”
Una giornata intensa per Simone Tartarini, coach di Lorenzo Musetti. Il tennista toscano è riuscito a prevedere nel quarto di finale contro l’americano Frances Tiafoe, guadagnandosi l’accesso alla semifinale del Roland Garros 2025. Il tecnico italiano, in conferenza stampa, ha fatto il punto della situazione.
“Si sentiva stanco mentalmente più che fisicamente. E’ stato bravo a vincere il primo set, poi nel terzo è stato abile a restare lì a tenere il servizio sul 5-5 e poi ha conquistare il break che gli è valso il parziale. Nel quarto set è salito di livello colpendo bene la palla. Sono sfide che aiutano il giocatore a salire di livello“, ha raccontato ai microfoni Tartarini.
“Adesso oggettivamente è stanco, soprattutto a livello mentale. Dopo la partita, mentre faceva un po’ di bicicletta, mi ha chiesto un giorno di riposo completo domani. Ha bisogno di staccare perché stiamo spingendo come i matti da diverso tempo. Ci siamo fermati per un infortunio dopo Montecarlo per 5/6 giorni poi è stato un crescendo. A livello nervoso ha bruciato tanto“, ha spiegato Tartarini.
Il coach italiano ha anche risposto a chi gli ha fatto osservare delle dichiarazioni di Jannik Sinner, a sostegno del tennis di Musetti: “Anche Lorenzo è tifoso di Jannik come degli altri azzurri. Sono tutti amici e sta venendo fuori un gran movimento. Si sono sentiti con Flavio (Cobolli, ndr.) dopo la sua vittoria di Amburgo, c’è un bel clima che fa bene a tutti“, ha sottolineato l’allenatore italiano.
Tra gli aspetti che l’hanno colpito nella partita contro Tiafoe: “Oggi mi ha dato retta più del solito. Spesso gli dico di ‘stare zitto’ ma non mi ascolta, oggi invece è stato bravo a stare lì con la testa a dimostrazione che un minimo di lucidità l’aveva ancora“, ha rivelato Tartarini.
Si sono approfonditi i temi tecnici: “Il dritto e il servizio sono i colpi che ha migliorato tanto. Col servizio abbiamo modificato il gesto. Durante l’off season abbiamo avuto poco tempo per provare a modificarlo. Aveva male al braccio durante l’Australian Open, terminato lo Slam australiano, ci siamo fermati e prima di andare in Sud America abbiamo lavorato due settimane in maniera intensa. Abbiamo accorciato il gesto che ora gli dà il controllo totale del lancio della palla. Gli abbiamo semplificato il movimento“.
In conclusione, guardando cosa si è ottenuto finora: “Dobbiamo dire che sono romantico e per me le Olimpiadi hanno un valore notevole. Sono percorsi diversi quello di Wimbledon e delle Olimpiadi, ma davvero è stato straordinario. Vincere una medaglia ai Giochi ti segna la vita e il percorso fatto è stato molto impegnativo, sia nei tornei che hanno preceduto Parigi 2024 che poi le varie tappe per arrivare al bronzo“.
Dichiarazioni da Vanni Gibertini