Nuoto
Simone Cerasuolo: “I 50 rana mi vengono meglio, ma una decisione sui 100 verso Los Angeles non l’ho ancora presa”
Nell’ultima puntata di Focus – Nuoto, in onda sul canale Youtube di OA Sport, è stato ospite Simone Cerasuolo. Il classe 2003 romagnolo è uno dei grandi talenti emergenti delle distanze brevi per quanto riguarda la rana e, non ultimo, è primatista mondiale juniores dei 50 m e dei 100 m rana in vasca corta.
Il velocista imolese ha iniziato il suo racconto partendo dalle origini della sua esperienza in vasca: “Sono cresciuto a Imola e proprio lì ho iniziato a nuotare. Ho mosso i primi passi già quanto avevo 2-3 anni, poi a 7 mi hanno chiesto di fare l’agonistica. Pensavo di seguire la carriera calcistica, uno sport che mi piaceva di più, ma hanno visto che poteva esserci del potenziale, per cui ho dato il via alla esperienza nel nuoto. La gara che mi ha fatto pensare in grande? Penso che sia stata la vittoria degli Europei Junior nel 2021 nei 50 rana con un tempo abbastanza discreto. A quell’età mi sembrava già un traguardo clamoroso avendo visto Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi vincerlo negli anni precedenti. Centrando anche io lo stesso risultato mi sono detto che potevo pensare un po’ più in grande. A quel punto ho vissuto un cambio di passo, sono entrato nelle Fiamme Oro e ho dato il via alla mia carriera. L’Europeo 2022 a Roma è stato qualcosa di incredibile, sembrava di essere allo stadio. Pelle d’oca per tutto, non solo per l’argento”.
Tra le altre cose nell’occasione Cerasuolo ha avuto la meglio nel duello interno di un “totem” come Fabio Scozzoli: “Mi ricordo ancora ogni momento. Eravamo in camera di chiamata. C’ero io, quindi Fabio Scozzoli e Martinenghi. Io e Fabio sapevamo che ci giocavamo l’accesso a semifinale e finale. Io eguaglio il mio personale, quindi Fabio centra una gara strepitosa con soli 4 centesimi di differenza, nonostante tutti i problemi che aveva avuto. Ci siamo fatti i complimenti. Avere la meglio su di lui, capitano della squadra, è stata una emozione clamorosa”.
Per i velocisti nelle ultime ore è arrivata una notizia fondamentale: sotto i Cinque Cerchi sbarcano le gare dei 50: “Gli specialisti di questa distanza hanno sempre dovuto stravolgersi per andare ai Giochi Olimpici. Ora vedremo a Los Angeles. Penso che 50 e 100 siano le gare più emozionanti. A livello di preparazione vedremo come si evolverà la disciplina e chi sarà protagonista fino al 2028. Molti non hanno puntato a quella distanza negli anni. Io sono contento di questo approdo e mi sono reso conto che sia il mio punto di forza. Sinceramente l’anno scorso mi sentivo ancora indietro rispetto ai grandissimi a livello di esplosività e potenza. Penso di aver limato questo aspetto a livello di allenamenti. Vedremo anche a Singapore se sarà vero. Peaty penso che abbia stravolto la nostra distanza, come Martinenghi. Gareggiare contro loro è davvero stimolante e proverò a fare il mio massimo”.
Simone Cerasuolo analizza il suo momento e gli obiettivi per il 2025: “Sto lavorando forte. Sto effettuando un ciclo di allenamenti importanti. Sono contento di quello che sto facendo. A Singapore? Queste sono gare a sé. Non conta quello che hai fatto prima quando arrivi sui blocchi per prove simili. Tutto dipenderà dalle sensazioni che avrò lì. Sono certo che mi farò trovare pronto”.
L’azzurro si concentrerà solo sui 50 oppure penserà ancora ai 100? “Dopo gli Assoluti ho analizzato i miei tempi: 59.6 nei 100 e 26.5 nei 50. A quel punto ho detto con il mio allenatore che volevo concentrarmi direttamente a Singapore. Ai 100 punto e punterò ancora. Al termine dei prossimi Europei, se non sarò in grado di migliorare e portarmi sul 58″, prenderò le mie decisioni in vista di Los Angeles”.
Tornando al presente: “Per come ragiono, l’obiettivo a Singapore sarò io in primis. Non penserò a chi avrò contro o se farò meglio di Martinenghi o altri. Voglio migliorare me stesso e, nel caso, potrei ottenere un buon risultato. Vado al Mondiale per aggiungere un tassello alla mia carriera e fare qualcosa di importante”.
Ultima battuta sul Simone Cerasuolo fuori dalla vasca: “Amo molto la Formula Uno. Essendo di Imola, poi, non potrebbe essere altrimenti. Tra Charles Leclerc e Lewis Hamilton? Preferisco il monegasco. Un atleta che mi piace? Su tutti Jannik Sinner. Seguo molto il tennis e lui è davvero un punto di riferimento eccezionale. Non solo ha un talento sconfinato, ma ha anche una etica del lavoro clamorosa. Mi ispiro a lui”.