Roland Garros

Sara Errani e Jasmine Paolini alla ricerca dell’ultimo sforzo nella finale del Roland Garros 2025

Federico Rossini

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Paolini, Errani / ErreRoberto / Shutterstock.com

Fino ad ora il torneo l’hanno semplicemente dominato. Adesso a Sara Errani e Jasmine Paolini tocca un ultimo passo, quello della finale del Roland Garros 2025, raggiunta per il secondo anno consecutivo. Una domenica tutta italiana, quella che partirà da loro e proseguirà con Jannik Sinner al cospetto di Carlos Alcaraz (o il contrario, da come la si vuol vedere). Alle 11:00 la coppia già due volte vincitrice di Roma, nonché dell’oro olimpico, sfiderà le sorprese del torneo, la kazaka Anna Danilina e la serba Aleksandra Krunic, per tentare la scalata a un’altra gioia.

Per le due italiane, come detto, un torneo senza sostanzialmente pecche: 6-2 6-1 ad Azarenka/Routliffe, 7-5 6-2 a Sun/Yuan, 6-4 6-3 a Haddad Maia/Siegemund, 6-2 6-3 a Kudermetova/Mertens e 6-0 6-1 ad Andreeva/Shnaider, in un percorso sempre più esaltante con Errani letteralmente padrona di tutto ciò che riguarda la rete e le tattiche e Paolini a seguirla molto spesso con le proprie doti ormai conclamate da fondo. In altre parole, entrano nell’ultimo atto da favorite per meriti acquisiti nei confronti di tutto il resto delle coppie.

Dall’altra parte, quasi miracoloso il percorso di Danilina/Krunic, passate attraverso infinite battaglie. Al primo turno 6-7(3) 6-1 6-4 con le polacche Linette/Pera, al secondo 6-4 6-3 al duo sino-taiwanese Jiang/Wu, al terzo 6-4 6-0 alle numero 5 Muhammad/Schuurs, ai quarti 7-5 4-6 6-2 alle numero 1 Siniakova/Townsend (partita dall’andamento ondivago più che mai), in semifinale 6-7(5) 6-3 7-5 a Eikeri/Hozumi. Danilina è alla seconda finale Slam di specialità in carriera, Krunic alla prima (e mai era andata oltre i quarti in assoluto e al terzo turno a Parigi).

Per Sara Errani quello di oggi è il tentativo di conquistare l’ottavo Slam in carriera: oltre ai cinque in doppio con Roberta Vinci ci sono anche i due in misto, più recenti, con Andrea Vavassori. Un vero e proprio giro di due vite tennistiche, quello che sta avvenendo con Jasmine Paolini, che invece accanto alla sua compagna di oro olimpico è ancora alla ricerca della prima gioia nei quattro tornei maggiori.

In palio c’è la possibilità di agguantare il primo posto nella Race, la classifica che porta verso le Finals di Riad, attualmente occupato da Siniakova/Townsend con Andreeva/Shnaider alle spalle. Le due, invece, come classifica effettiva saranno seste in coabitazione in caso di vittoria, settime in caso di sconfitta in quanto Danilina è ad oggi nona in solitaria a 5050 ed andrebbe a 5750 (5465-6165 per le azzurre).

Nel caso di un successo, in casa Errani arriverebbe anche un primato: sarebbe colei in grado di trionfare a più anni di distanza dalla prima volta nella storia del Roland Garros (2012-2025). Le possibilità, come detto, sono ben più che vive, perché le due tricolori hanno mostrato un livello di superiorità forse mai visto da quando hanno deciso di far coppia fissa a fine 2023. Dall’altra parte, però, va rimarcato come specialmente Danilina abbia fatto bene nell’anno, anche se a Merida (finale persa) faceva coppia con la russa Irina Khromacheva; quello con Krunic è comunque un sodalizio già esistito e che ha portato una finale persa a Cleveland nel 2022 contro Melichar-Martinez/Perez. E parliamo anche di una campionessa degli US Open in doppio: è accaduto nel 2023 in coppia con il finlandese Harri Heliovaara.

Peraltro, a Errani/Paolini capita anche l’occasione di poter mettere insieme una delle più spettacolari imprese parigine di sempre. In particolare, al di là del potenziale primo Slam di Jasmine, a Sara riuscirebbe un’impresa eccezionale, perché nell’ultimo anno con questa specialità ha ripreso una grandissima quantità di fiducia. E ora, libera dal singolo, può sognare ancora. E far sognare l’Italia, che di sogni in questa domenica ne ha tanti.

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